Stando sui social e avendo 30equalcosa anni sono circondata principalmente da due tipi di persone: neo genitori e possessori di gatti. E quindi sì, ho una felice bacheca costellata di foto di bambini e micioni. A volte compare anche qualche foto di una tazza di caffè con un "Buongiorno mondo" sberluccicante ma ho scoperto la comoda funzione "Nascondi tutti i post di X" che offre Facebook, e vivo felice.
Quando leggo queste e altre opinioni sul "si vive più felici senza figli" mi pongo sempre la solita domanda: come fai a giudicare qualcosa che non hai mai provato?
Io capisco i rarissimi casi di genitori che ti vengono a dire "Guarda, voglio bene a Gigino ma.... ero più felice prima di averlo". Capita, è terribile da dire e soprattutto da ammettere a se stessi ma capita. Però almeno chi lo dice ha dei termini di paragone.
Ma tutti 'sti proclama su quanto sia bello vivere senza una cosa che non hai mai avuto mi suonano un po' come quel "Tanto a me l'uva non piace" della volpe.
Solo io ci vedo un pizzico di arroganza di troppo in quelle affermazioni? La stessa arroganza, ovvio, di quei genitori che si credono esseri superiori solo per aver Donato La Vita. Non mi piacciono neanche quelli, sia chiaro.
Prima di avere Emma ero una donna felice. Oggi sono più felice, anche grazie a lei. Se lei non fosse mai esistita sarei stata "solo" felice, e non ci sarebbe stato quel "più" che però non mi sarebbe mai mancato, perché non ne avrei nemmeno immaginato l'esistenza. Mi è andata bene, lo ammetto. Poteva anche non andare così: poteva arrivare un figlio che per qualche triste motivo mi avrebbe reso meno felice. Ma diciamocelo: la mia è la situazione-tipo. Come la Franzoni insegna ci sono delle eccezioni, ma si tratta appunto di eccezioni.
Ma anche senza sapere tutto questo - perché sì, prima di diventare genitori TUTTI ti dicono quanto ameresti un figlio ma non ci credi, MAI - come si può essere tanto arroganti da pensare di sapere con esattezza come si trasformerebbe la propria vita e il proprio cuore con l'arrivo di un bambino?
Per poter usare quel "PIÙ" davanti al "felici", a mio modesto parere bisognerebbe paragonarsi a se stessi, non agli altri. Ho davanti a me la Simo Pre Emma e la Simo Post Emma. La seconda è più felice della prima. Posso dirlo, perché le ho entrambe davanti. Perché non sto paragonando la Simo Pre Emma alla vicina di casa con due figli che urla e piange dalla mattina alla sera.
Posso farlo. Io. Per lo stesso motivo quindi non potrei mai dire che la vita senza uno yacht sia migliore di una vita con uno yacht. Semplicemente perché non ho e non ho mai avuto uno yacht. Conosco persone con uno yacht che sembrano felici, e altre (poche) che sembrano infelici, ma io non sono tra loro.
Regalatemi uno yacht e poi ne riparliamo.
Ok?
Allora 'sto yacht?
Io aspetto qui eh?
Ogni tanto però eccolo lì, il post/articolo/sfogo dell'adulto child-free che afferma con assoluta sicurezza non solo di essere felice (e ci mancherebbe, è ovvio che si può essere felici anche senza pargoli tra le palle in casa!), ma di essere PIÙ felice dei suoi coetanei con figli.
Quando leggo queste e altre opinioni sul "si vive più felici senza figli" mi pongo sempre la solita domanda: come fai a giudicare qualcosa che non hai mai provato?
Io capisco i rarissimi casi di genitori che ti vengono a dire "Guarda, voglio bene a Gigino ma.... ero più felice prima di averlo". Capita, è terribile da dire e soprattutto da ammettere a se stessi ma capita. Però almeno chi lo dice ha dei termini di paragone.
Ma tutti 'sti proclama su quanto sia bello vivere senza una cosa che non hai mai avuto mi suonano un po' come quel "Tanto a me l'uva non piace" della volpe.
Solo io ci vedo un pizzico di arroganza di troppo in quelle affermazioni? La stessa arroganza, ovvio, di quei genitori che si credono esseri superiori solo per aver Donato La Vita. Non mi piacciono neanche quelli, sia chiaro.
Prima di avere Emma ero una donna felice. Oggi sono più felice, anche grazie a lei. Se lei non fosse mai esistita sarei stata "solo" felice, e non ci sarebbe stato quel "più" che però non mi sarebbe mai mancato, perché non ne avrei nemmeno immaginato l'esistenza. Mi è andata bene, lo ammetto. Poteva anche non andare così: poteva arrivare un figlio che per qualche triste motivo mi avrebbe reso meno felice. Ma diciamocelo: la mia è la situazione-tipo. Come la Franzoni insegna ci sono delle eccezioni, ma si tratta appunto di eccezioni.
Ma anche senza sapere tutto questo - perché sì, prima di diventare genitori TUTTI ti dicono quanto ameresti un figlio ma non ci credi, MAI - come si può essere tanto arroganti da pensare di sapere con esattezza come si trasformerebbe la propria vita e il proprio cuore con l'arrivo di un bambino?
Per poter usare quel "PIÙ" davanti al "felici", a mio modesto parere bisognerebbe paragonarsi a se stessi, non agli altri. Ho davanti a me la Simo Pre Emma e la Simo Post Emma. La seconda è più felice della prima. Posso dirlo, perché le ho entrambe davanti. Perché non sto paragonando la Simo Pre Emma alla vicina di casa con due figli che urla e piange dalla mattina alla sera.
Posso farlo. Io. Per lo stesso motivo quindi non potrei mai dire che la vita senza uno yacht sia migliore di una vita con uno yacht. Semplicemente perché non ho e non ho mai avuto uno yacht. Conosco persone con uno yacht che sembrano felici, e altre (poche) che sembrano infelici, ma io non sono tra loro.
Regalatemi uno yacht e poi ne riparliamo.
Ok?
Allora 'sto yacht?
Io aspetto qui eh?