Di donne al volante, cliché e pompe (della benzina)

Vergogna, profonda vergogna. Proprio io che detesto i cliché ieri pomeriggio mi sono comportata come la tipica donna-idiota delle barzellette della Settimana Enigmistica. Mi scuso con tutte voi "colleghe" per aver fatto quello che ho fatto.

E' tardi. E' maledettamente tardi. In mattinata ho avuto un sacco di lavoro. Ho ingurgitato una cosa al volo, ho salutato la Gnoma e Marito e mi sono fiondata in macchina, sfrecciando veloce alla volta di Bergamo, dove mi attende un pomeriggio di lavoro (il mio quarto lavoro).

La spia del GPL è rossa come la faccia della Gnoma quando s'incazza perché è finito il latte, quella della benzina pure. Poco prima, a casa, Marito mi ha detto di stare tranquilla: secondo i suoi calcoli dovrei avere ancora un'autonomia che mi permetterà di andare e tornare da Bergamo senza problemi. Secondo i suoi calcoli. E io dei suoi calcoli non mi fido dato che un errore, anche piccolo, provocherebbe conseguenze catastrofiche (tipo la morte, se la 500 mi si dovesse fermare all'improvviso in autostrada e un camion lanciato a palla non facesse in tempo a frenare). 

Decido di fare una tappa a quel distributore tanto economico vicino a casa, giusto per stare tranquilla. Mi fermo vicino alla pompa del GPL. Attendo. Poi mi rendo conto: è l'una, saranno tutti in pausa pranzo. No problema, faccio benzina, per quella non serve l'omino.

Mi piazzo accanto a una pompa, vado alla macchinetta, infilo 10 euro. La banconota, miracolo, viene subito risucchiata. Vado a prendere la pistola, la tiro verso l'auto, ma il tubo non si allunga. Cazzo. Rimetto la pompa al suo posto, rientro in auto e mi avvicino il più possibile alla pompa. Quasi non riesco più ad aprire la portiera tanto son vicina. Esco (grazie al cielo, anzi a una gnoma iperattiva, sono piuttosto magra). Impugno la pompa, tiro e mi accorgo che con un po' di forza il ***** di tubo si allungava. Ma vaff...

Ora. Io ho sempre fatto benzina da sola con le auto della mia vita, ma sulla 500 non mi era ancora capitato perché è sempre andata a GPL (e per quello serve per forza l'omino, almeno in Italia perché per esempio in Francia anche il GPL è self service). Apro quindi per la prima volta lo sportello del serbatoio e mi si presenta un tappo tanto bello quanto stronzo (come tutti i belli). Cerco di svitarlo e ovviamente gira a vuoto, prendendosi gioco di me e di tutte le donne italiane che in quel momento rappresentavo. Giro, schiaccio, prendo a pugni, rigiro, rischiaccio. Niente. Lui rimane lì, "chiuso come le chiese quando ti vai a confessare" come direbbe Venditti.

Deglutisco, impreco, mi rendo conto che devo farlo. Devo. Chiedere. Aiuto. A un uomo. L'umiliazione suprema. Per fortuna sono pettinata e ho un filo di trucco (non abbastanza da ottenere un drink gratis ma quanto basta per non farmi passare per una barbona che si avvicina per chiedere qualche spicciolo). Si avvicina un signore. "Mi scusi... (flap flap) non è che... sa... l'auto è nuova e non riesco proprio (flap flap) a svitare questo caz... odiosissimo tappo... Mi darebbe una mano (flap flap)?". Lui ride, guarda il tappo e praticamente lo svita con lo sguardo. "Grazie mille (flap flap)". 

Nel frattempo un'auto si mette in coda dietro di me. L'ansia avanza. Impugno la pistola e premo. Niente. Guardo verso la pompa, sulla quale compare la dicitura 0,00€. Occazzo. Mi rendo conto che, riappoggiando la pistola nella pompa per spostare la macchina si è azzerato tutto. Impreco. Sospiro. Scrollo le spalle.

E' tardissimo adesso e ancora non mi fido dei calcoli di Marito. Prendo altre 10 euro e mi dirigo all'infernale macchinetta. Il sorriso si rimpossessa di me quando scopro che questa ha emesso uno scontrino con un credito di 10 euro da riutilizzare quando saranno tornati gli omini. Bene. Infilo altre 10 euro. Controllo la schermata sulla pompa, che però dà ancora 0,00€. Impreco con eleganza. Torno alla macchinetta, magari appena mi sono voltata ha sputato i miei soldi. E invece no, niente soldi, niente scontrini di credito e un bel messaggio sul display: "Al momento questa pompa è fuori uso". Impreco, meno elegantemente.

L'auto che attendeva il suo turno se ne va sgommando. Alzo lo sguardo. Una signora fa tranquillamente benzina insieme al marito. "Anche a voi non funziona la pompa?" grido disperata. Quella fa un ghigno e mi suggerisce di usare la carta di credito, forse non accetta contanti. Le rispondo che i miei contanti li ha accettati eccome e comincio a rivalutare l'idea di mettermi un po' di rossetto e chiedere per pietà a qualcun altro di darmi una mano.

Poi mi viene il dubbio. Ho la pistola in mano. Non è che la pompa non è disponibile perché, chessò, LA STO USANDO IO?! Impreco, mi dirigo verso l'auto, infilo la pistola nel serbatoio e, miracolo, la benzina comincia a scorrere.

Finisco i miei 10 euro, rimetto a posto la pistola e cerco di riavvitare il tappo. Ovviamente, OVVIAMENTE quest'ultimo non si riavvita manco con le minacce. Impreco, lo lascio appoggiato, chiudo lo sportellino e sgommo via alla velocità della luce. Inutile dire che ho passato tutto il viaggio a fissare dallo specchietto lo sportellino del serbatoio temendo che all'improvviso si aprisse, il tappo volasse via e la benzina cominciasse a zampillare in piena autostrada. Insomma, avevo fatto quei dannati 10 euro di benzina per fare il viaggio più serena e invece, oltre che angosciata, ero pure sudata fradicia. 

Vi prego, signore, perdonatemi. Vi giuro che per recuperare il pessimo esempio di "donnaggine" appena dato ho guidato in modo molto maschile per quasi tutto il viaggio. Perdonatemi.