2 ottobre: Festa dei Nonni (anche quelli degeneri)

Quest'oggi Facebook è invaso da link e immagini dedicate alla Festa dei Nonni, ricorrenza introdotta per celebrare "l’importanza del ruolo svolto dai nonni all’interno delle famiglie e della società in generale". In un'epoca in cui sempre più mamme (a cominciare dalla sottoscritta) sono obbligate a lavorare fino alle prime contrazioni e a tornare in ufficio poche settimane dopo per paura di perdere il lavoro, i nonni sono diventati una risorsa preziosa, quasi indispensabile: è grazie alla presenza rassicurante di un paio di nonni che molte donne decidono di mettere al mondo dei figli.

Ai miei tempi (lo so, effetto "vecchia" voluto, giusto per rimanere in tema) i nonni erano dei simpatici vecchietti che incontravi a Natale e al pranzo della domenica, che ti fornivano soldi e Nutella sottobanco e che si improvvisavano baby-sitter giusto se ti ritrovavi con qualche nuovo fratellino e mammà non aveva tempo/forze per occuparsi anche di te. I nonni di oggi lo fanno proprio di professione e sono talmente bravi/indispensabili che oltre a una loro Festa dovrebbero pretendere anche i contributi, le ferie, la malattia e la maternit... ehm no, forse quella no.

Scherzi a parte, oggi per me è una giornata strana. Il 2 ottobre dell'anno scorso ero ancora una nipotina (o almeno lo ero quando il nonno Romeo si ricordava della mia esistenza). Quest'anno ho perso l'incarico di 'nipote' e sono stata assunta nel ruolo di 'mamma' a tempo indeterminato, ma ho creato, insieme alla gnoma, 4 nonni nuovi di zecca. Alla faccia del ricambio generazionale. Comunque la vita è così: gente che va, gente che viene. Io per il momento vorrei restare (se non chiedo troppo): giusto il tempo di poter dire anch'io, un giorno, "Sono una nonna(degenere)!".

ciao nonni...