Ok se fino a oggi, leggendo le mie "disavventure" da neo mamma avete pensato che sono proprio una madredegenere, leggendo questo post rimarrete sconvolti. Per festeggiare il terzo anniversario del nostro matrimonio congelato, io e Marito abbiamo deciso di scappare dalla città e rifugiarci sul lago di Como in uno splendido hotel che non ci potremmo permettere, con tanto di cena a lume di candela e giro sul battello. Il tutto, e qui viene il bello, gnoma-free.
Alcuni di voi diranno "Beh che c'è di male? E' solo una notte senza la bambina. Starà dai nonni e manco se ne accorgerà". E in effetti è così: non c'è nulla di male. La Gnoma verrà coccolata e rimpinzata da due nonni adoranti che, finalmente, sperimenteranno cosa significa passare un'intera notte con lei e i suoi dannati "incubini" e, forse, la smetteranno di zittirmi con un "La Gnoma è santa" ogni volta che provo a lamentarmi di una notte insonne.
Il problema, insomma, non è la giornata gnoma-free. Il problema è che la giornata gnoma-free cade proprio oggi, venerdì 21 dicembre 2012, data meglio nota come La Fine del Mondo. I minchia di Maya (che Ahaw Kin se li porti) si devono essere rotti di scrivere i loro calendari proprio nella data di oggi (d'altronde ai tempi non esistevano ancora le stampanti) e taaac, panico fu.
Ebbene sì. Se per caso il mondo dovesse finire oggi, io e Marito non potremmo accogliere asteroidi, alieni o giudizi universali con la gnoma tra le braccia. Non che io sia superstiziosa però se aggiungiamo 'sta storia della fine del mondo al già naturale senso di colpa da neo mamma per la prima notte gnoma-free, partire tranquilla è ancora più difficile.
Meglio non pensarci, dai. A proposito: a che ora è la fine del mondo (cit. Ligabue)? No perché almeno mi organizzo: non sia mai che non faccia in tempo a scartare il regalo che mi ha fatto Marito.
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