Ruoli invertiti

Una cimice svolazza per la sala.

Lei: AAAAAAAAAAAAHHHH!!! AIUTOOOOO! AAAAH!!!
L'altra: Ma no tesoro cosa c'è? Che succede? Vieni qui, su.

Lei... sono io. L'altra è Emma. Sì perché ogni tanto mia figlia mi chiama "tesoro", e lo fa con quella vocina mielosa e rassicurante della mamma che ha a che fare con una figlia spaventata. Ogni tanto mia figlia duenne mi si avvicina, mi abbraccia e mi dà due pacche sulla schiena dicendo "tranquilla mamma, su, tranquilla". Ogni tanto, se le disobbedisco, mi punta il ditino contro e mi intima "Adesso basta piangere capito? CA-PI-TO?! Bas-ta! Adesso io vado via, tu stai qui ma NON piangere".


E niente, ho già una visione abbastanza chiara di come sarà tra 50 anni quando io, rincoglionita e regredita allo stadio infantile tipico della senilità, farò impazzire la mia povera figlia maggiore unica figlia spingendola a prendere seriamente in considerazione l'ospizio.

Se sarete ancora vivi lucidi datemi una mano, e suggeritele che dovrà pagarmi lei l'ospizio perché io, dopo una vita da freelance e il crollo dell'INPS del 2036, non avrò una pensione. Magari ci ripenserà e mi terrà a casa con sé e io potrò godermi i miei nipotini.