Il gioco preferito di Emma? Recitare. Anzi, riprodurre fe-del-men-te i suoi cartoni preferiti. In quanto treenne, però, non è ancora in quella (da me tanto attesa) fase in cui può e vuole giocare da sola. No. Le serve un complice. E io sono quasi sempre la sua scelta.
E così quando ci fermiamo al parchetto davanti all'asilo, frequentato da tutti i suoi compagni di classe, può capitare che gli altri genitori mi sorprendano a:
- bloccarmi congelata, con lo sguardo verso l'alto e un braccio teso (che fa molto jawohl mein fuhrer) mentre Emma mi abbraccia disperata urlando "Anna nooooo sei mortaaaa! Annaaaaa";
- mostrare le mani a Emma e aspettare che lei dica "Santo cielo, Dotto, colli subito a lavatti le mani!" per poi fingere di lavarmele su un tronco;
- mettermi un bastone sulla spalla e marciare cantando "Faccio la guardia a tutte le caroteeee";
- piagnucolare "Mi va, mi va questa scarpetta, proviamola di nuovo" mentre Emma cerca di infilarmi la scarpina di una Barbie su uno stivale.
- ecc. ecc.
Perché è vero, non ho mai sterilizzato niente, non so cosa sia un latte crescita, ho ancora le boccette del Fluoro e della Vitamina D intonse, non ho mai controllato la temperatura del bagnetto, non ho MAI stirato una tutina e mando mia figlia a scuola con dei capelli che mollami, ma sono una mamma che gioca e che si mette in gioco. E se c'è da recitare recito.
Anche se mia figlia mi chiede di riprodurre la sua scena preferita di Biancaneve.
- Dai mamma adesso io sono Biaccaneve e tu sei il cacciatole!
- Ehm... ma Emma ci guardano tutti, andiamo lì nel boschetto magari...
- No no qui! Ecco, plendi quetto: è il coltello. Adesso alzalo dai!
- Ma amore...
- Dai mamma! Io sono Biaccaneve... sto laccogliendo i fioli... tlallalla.... tlallalla....
E niente, lo faccio. Davanti allo sguardo attonito delle altre mamme, prendo un ramo e minaccio di accoltellare mia figlia. Lei si gira, urla terrorizzata e io lascio cadere il ramo e mi prostro ai suoi piedi piagnucolando "Non ce la faccio... perdonatemi Biancaneve...". Lei dice "Ma io... non capisco!" e io le spiego che la regina la odia e che deve scappare nel bosco. E mentre lei incespica tra i rami correndo verso i cespugli le urlo pure dietro "FUGGITE, FUGGITE, FUGGITEEEEE"!
Che vergogna. Ma quanto le piace.
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