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martedì 27 novembre 2012

Mamma chiama, Gnoma accorre #sonsoddisfazioni (VIDEO)

Che poi voi direte: ma chissenefrega della gnoma che gattona, della gnoma che parla, della gnoma che caga, della gnoma che ride e della gnoma in generale. E avete anche ragione. In fondo anch'io non sono mai stata realmente interessata ai progressi dei figli altrui. Anzi, vi dirò (ma non ditelo in giro): i bambini non mi sono mai piaciuti. E a parte rarissime eccezioni (tra cui spicca la gnoma) non mi piacciono nemmeno adesso.

Il fatto è che quando il figlio è tuo, la parte più divertente della faccenda è assistere ai suoi progressi. O almeno nel mio caso è così. I progressi della gnoma mi interessano per due motivi principali:
  1. Per una questione prettamente scientifica. Assistere alla nascita e all'evoluzione di un essere umano è decisamente interessante. Ero abituata a osservare gli animali, a casa mia ne abbiamo avuti sempre tanti: cani, gatti, pesci, pappagalli, volatili vari, scoiattoli, conigli, tartarughe (no, non abitavo in una fattoria, immaginate la gioia di Nonna P. quando c'erano da fare le pulizie). Però c'era la fregatura: gli animali nascono già "imparati". La fase cucciolo dura davvero pochissimo: da pochi giorni a poche settimane. L'istinto innato rende l'evoluzione troppo veloce per essere davvero apprezzata. In fondo diamo per scontato che un gatto impari, prima o poi, a cacciare o a scoprire dove gli nascondiamo i croccantini. L'essere umano è invece moooolto più lento a capire come funziona la faccenda. Basti pensare che ci mettiamo quasi un anno solo per metterci in piedi. Fossero così anche le gazzelle si sarebbero già estinte da generazioni. Insomma assistere passo passo ai progressi di un cucciolo di uomo, ai suoi tentativi di capire il principio di causa effetto o di scoprire i propri limiti e il proprio corpo, è davvero interessante.
  2. La gnoma è la MIA gnoma. Quando non sei genitore dai i bambini per scontati. A un certo punto un'amica rimane incinta e poi puff, vai a trovarla all'ospedale e c'è un neonato al suo fianco. Ovvio, è così che funziona. Quando però sei tu a rimanere incinta le cose cambiano: quello non è un neonato, quello è un pezzo di te, una parte del tuo corpo che è cresciuta, si è "staccata" e ha cominciato a vivere di vita propria! E' una cosa abbastanza impressionante, lasciatemelo dire! Un pezzo del tuo corpo che parla, che pensa, che piange, che soffre, che ride, che soffre il solletico, che prova sentimenti. Cazzo non è una cosa scontata!
E insomma. La Gnoma ha fatto un nuovo passo avanti. Ora se la chiami viene da te alternando il famoso Metodo Gnoma a qualche accenno di classico gattonamento. O meglio: un pezzo di me che non è più in me ora viene da me quando lo chiamo. Così rendo meglio l'idea? Si capisce perché mi fa un certo effetto la cosa? Ecco. Son soddifazioni.

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