- Allora come va? - chiede la pediatra mentre cerchiamo di trascinare dentro il suo studio la gnoma che non ha nessuna intenzione di entrare nella Stanza degli Orrori.
- Ehm... beh... come dire.... - tentenniamo noi, costretti dalle circostanze a rispondere "bene" a domande come questa (perché in fondo la gnoma è sana e non avremmo niente di cui lamentarci) ma impossibilitati a farlo, perché quando hai una figlia come lei quel "bene" proprio non ti esce dalla bocca.
La pediatra ci osserva sconsolata mentre forziamo l'infante a entrare e sbarriamo la porta, già sudati al minuto 01 della visita.
- Direi che avete una bambina di due anni, e che non siete più soli - si risponde da sola. Già, ottima osservazione.
- Ehm... beh... come dire.... - tentenniamo noi, costretti dalle circostanze a rispondere "bene" a domande come questa (perché in fondo la gnoma è sana e non avremmo niente di cui lamentarci) ma impossibilitati a farlo, perché quando hai una figlia come lei quel "bene" proprio non ti esce dalla bocca.
La pediatra ci osserva sconsolata mentre forziamo l'infante a entrare e sbarriamo la porta, già sudati al minuto 01 della visita.
- Direi che avete una bambina di due anni, e che non siete più soli - si risponde da sola. Già, ottima osservazione.