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lunedì 29 ottobre 2012

Posso dirlo? Ok io lo dico (madredegenere)

Quello del parto non è stato il giorno più bello della mia vita. Lo annovererei nella top 10 delle giornate più orribili della mia esistenza. I 261 giorni che sono seguiti, quelli sì che sono stati i più belli della mia vita. Vediamo come va il 262° ma oggi la gnoma ha fatto una gran risata, ha mangiato tutto, ha battuto le manine e ha imparato a tenere da sola il biberon con il succo quindi direi che siamo sulla buona strada.
Ecco, l'ho detto.

6 commenti:

  1. :D
    Beh in effetti molto spesso si è talmente scombussolate che la gioia è nascosta da altri mille sentimenti e sensazioni, tra cui il dolore la fa tipicamente da padrona.
    Possiamo pero' trovare altri aggettivi?
    Unico?
    Mozzafiato?
    Potente?
    Scombussolante??

    Il mio lo considero uno dei giorni piu' belli della mia vita in retrospettiva, perchè se guardo ora mio figio e ripenso che quello è stato il momento in cui ha respirato per la prima volta... ecco, mi smuove qualcosa laggiu'..
    ;)
    Poi ho anche avuto culo e non ho sofferto molto, piccolo dettaglio :D

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    1. Alla faccia del piccolo dettaglio... come hai fatto a non soffrire? Epidurale?
      Comunque è vero, a ripensarci a cose fatte anch'io mi rendo conto che, se in quel momento il primo urlo-respiro della gnoma era passato quasi inosservato (perché in quel momento provavo il dolore più acuto della mia vita), ora a ripensare a quel singolo urlo mi vengono i brividi, mi rendo conto di quanto sia stato importante e sconvolgente.

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    2. Epidurale?
      In quei 15 minuti che ho passato in sala parto, non c'è stato nemmeno il tempo di togliermi i miei vestiti, figurati..
      Il segreto è stata una GBDC (gran botta di culo), ovvero due ore e mezza di travaglio (a casa, perchè dall'ospedale continuavano a dirmi che "signora, per un primo figlio ci vanno ALMEEEEENO 18 ore di travaglio, resti a casa e ci richiami tra due ore"), quaranta minuti di fase espulsiva *in macchina*, sdraiata sui sedili posteriori, urlando al moroso "PASSA COL ROSSO VAI NELLA CORSIA DEI PULLMAN SUONA IL CLACSON PARTORISCO QUI CAZZOOO", e i famosi 20 minuti all'ospedale, di cui cinque su una sedia a rotelle spinta correndo dalla mia ginecologa e dall'ostetrica, che nel panico andavano a sbattere contro tutti i muri possibili, e quindici sul lettino su cui mi hanno catapultato, dopo aver annunciato "ok, si vede la testa, SPINGA!".
      Credo di non aver dimenticato nulla.
      Auguro un parto indolore come il mio a tutte le donne che hanno un marito dai nervi saldi abbastanza da poter guidare in mezzo al traffico cittadino con la propria moglie in mutande e a gambe spalancate spalmata sul sedile posteriore, che straparla e dice cose senza senso tipo "questa sensazione.. devo spingere.. DEVO... sarà il bebè o ..devo solo cagare?!".
      Amen!
      :D

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  2. eheh!
    il mio più brutto (o comunque il giorno peggiore in questi due anni e mezzo di gnoma) è stato il giorno, il momento in cui ho messo piede a casa con lei, per la primissima volta....argh!!!

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    1. Dai? Cos'è successo? Racconta!

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    2. ...no...solo che lo ricordo come il giorno + angosciante: dalle coccole in ospedale a "ora siamo io e te e ce la dobbiamo cavare". In più avevamo traslocato da un mese, per cui quella casa non era ancora "mia".

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