La fase "Koala"

"E' una fase" ti rispondono con rassegnazione e malcelata preoccupazione i genitori di un bambino che sta facendo qualcosa di strano/sconveniente/fastidioso/illegale.

Da quando sono madre (oddio mi fa ancora strano dirlo) ho imparato che i bambini vivono delle "fasi". Un esempio? La gnoma, al momento, vive la Fase Koala. In pratica ti sta attaccata ai maron... ehm, alle gambe per la maggior parte della giornata pregandoti con gli occhioni di tirarla su. Manco a dirlo, una volta che è in braccio di solito vuole scendere.

E così io e Marito ci stiamo abituando ad andare in giro per casa con la gnoma attaccata a una caviglia (vedi foto). Abbiamo imparato a non indossare più tute, pigiami o pantaloni senza elastico perché non reggono l'infante e il rischio è di mostrare gli slip ai vicini più curiosi. "E' una fase", mi ripeto come un mantra quando cerco di staccare la Gnoma dal polpaccio prima di entrare in bagno. "E' una fase" recito convinta mentre mi ritrovo la pupa avvinghiata anche al cesso. "E' una fase" mi dico mentre cucino stando attenta a non schizzare di olio bollente l'esserino appeso ai miei jeans. Mi piacerebbe tanto sapere cosa diavolo voglia Emma dalla mia vita (o dalla mia gamba) anche perché una volta presa in braccio, giuro, mi guarda con una faccia da "Come osi? Mettimi giù immediatamente o ti denuncio per molestie" con tanto di schiaffo/pugno in un occhio. E' una fase. Lo so perché non ho mai visto 18enni attaccati alla gamba di mamma o papà al centro commerciale. E' una fase.