Genitori degeneri e Candy Crush

L'ultima gelatina di Candy Crush non accenna proprio a scoppiare. Sono sul divano, dopo una lunga giornata di lavoro, e mi sto rilassando (?!) con quel diavolo di giochino per iPhone. In casa c'è silenzio. Troppo silenzio. Chissà cosa staranno combinando Marito e gnoma, mi chiedo.

- Marito? Tutto bene? Dove sei?

- Qua in camera da letto...

- Ok. Che fa Emma?

- Emma? Non è con te?

E niente, di solito la premessa è questa. Di solito anche Marito, dopo la sua lunga giornata di lavoro, sta accoppiando cioccolatini e caramelle sull'iPhone pensando che mi stia occupando io della gnoma. E di solito, la gnoma, approfittando della nostra distrazione, sta compiendo una delle seguenti azioni:

• svuotando minuziosamente il mio cassetto delle creme in bagno
• mangiando gli avanzi di qualche vecchia merenda da lei stessa nascosta e conservata dietro a qualche mobile per i periodi di magra
• tirando fuori dalla dispensa, una a una, le 1500 bustine di tè dalla nostra preziosa riserva
• staccando i fili del modem
• riprogrammando le registrazioni del decoder di Sky e sostituendo l'ultima puntata di The Walking Dead con un reality indonesiano su spose oversize
• commettendo atti di bullismo estremo su Gatta
• scaricando app a pagamento sull'iPad
• spargendo con attenzione e metodo dello zucchero a velo sul pavimento della cucina
• svuotando i primi 74 cm di un armadio (fortuna che è tappa)
• compiendo contemporaneamente due delle azioni appena elencate

ATTENZIONE: Candy Crush può nuocere gravemente al tuo appartamento.