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martedì 14 febbraio 2012

Il mio parto (lettura sconsigliata a un pubblico sensibile)

Tremante, impaurita, scossa dalle contrazioni e con le urla di una partoriente che mi trapanavano il cervello, nella notte tra giovedì e venerdì vi ho annunciato la nascita della piccola Emma, avvenuta poche ore prima. L'adrenalina ancora in circolo, la flebo di ossitocina, il dolore e il fatto che non mi avessero trovato una stanza libera in ospedale e mi avessero piazzato in sala travaglio per la mia prima notte da puerpera, non mi hanno permesso di dormire per tutta la notte. Per fortuna la connessione internet del mio cellulare funzionava a meraviglia e i vostri commenti, i vostri sms e i vostri auguri mi hanno tenuto un po' di compagnia. In tanti (ma soprattutto tantE) mi avete chiesto di raccontarvi la mia esperienza. Io, per carità, lo faccio anche, ma da qui in poi leggete a vostro rischio e pericolo perché, mi conoscete, non vi descriverò il parto come il momento più magico ed esaltante della vita di una donna. Anche perché NON LO E' (a meno che non abbiate avuto una vita di merda). Però, vi assicuro, osservare Emma addormentata dopo una poppata al mio fianco... quella sì che è magia. Ma bando ai romanticismi che non fanno per me. Che lo show abbia inizio (in BLU i miei pensieri).
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