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domenica 26 agosto 2012

Parto con una neonata, torno con una bimba

Mi ricordo quando l'unico souvenir che portavo a casa dalle vacanze era un pareo colorato o un minuscolo prendipolvere da sistemare in salotto. Quest'anno ho fatto le cose in grande e son tornata a casa con una bambina. Piuttosto vispa e impegnativa, tra l'altro. Già. I primi di agosto son partita con una neonata nell'ovetto e ora eccomi qui, madre di una bambinotta dalle gambe cicciotte e dai profondi occhi blu.

Emma è cresciuta. In questo mese di ferie, complice il fatto che io e Marito le abbiamo finalmente regalato tutta l'attenzione che merita, la gnoma si è evoluta meglio di un Pokemon.

Finalmente la piccoletta ha cominciato a usare le manine con una certa logica. So che non bisogna far paragoni con gli altri pupi ma quando ho visto il suo cuginetto (più piccolo di 2 mesi) usare le mani per afferrare e mettersi in bocca tutto ciò che gli passava sotto il naso, ammetto di essermi un po' preoccupata. Poi all'improvviso anche la gnoma ha capito il trucco, rendendo tanto orgogliosa mammà. In pratica questo significa che se non vuole indossare il cappello ora lo afferra e se lo toglie. Insomma, presto la cosa mi si ritorcerà contro, ma vabbè.

Emma ha anche cominciato a parlare. Per il momento dice ammammammammamabbabbababba e appappapapa che, secondo il mio modesto parere significano rispettivamente "mamma", "babba" (che nel dialetto locale significa più o meno "rincoglionita") e "papà". Dato che babba è al femminile temo che sia rivolto a me, ma non importa: la gnoma parla!

Ma cosa più importante, ora la Gnoma mangia! Esatto mangia! Lo avete capito che mangia? Non vi vedo entusiasti, forse non avete letto bene: la gnoma mangia! Mangia cibo che non proviene dalla sottoscritta! O meglio, continua a cibarsi di me ma solo 4 volte al giorno: ad agosto siamo riusciti a sostituire una poppata con cibi solidi. Ok non vi vedo ancora convinti. Ma non capite? Questo significa che finalmente Emma ha una discreta autonomia e soprattutto che la sottoscritta non dovrà più sentirsi una merda vivente ogni volta che molla la figlia per qualche ora per lavorare/divertirsi/sbrigare faccende varie.

Il vostro sguardo assente non mi turba. Io sono contentissima di questo cambiamento e soprattutto molto orgogliosa della mia gnoma. Vederla mangiare è tra le cose più tenere e divertenti a cui abbia mai assistito: la piccoletta è a dir poco famelica e ingurgita di tutto, dalle verdure frullate alle cozze al gorgonzola. Stiamo infatti provando una tecnica a metà tra lo svezzamento classico e l'autosvezzamento: facciamo assaggiare alla gnoma tutto quello che mangiamo noi, ma le diamo anche qualche pappina classica (frullati di verdure, pastina, frutta schiacciata, ecc) per riempirle lo stomaco e sostituire almeno una poppata al dì. Non si fa in tempo a intingere il cucchiaino nel cibo che lei ha già la bocca aperta in attesa del prossimo boccone. Se poi la pappa in questione le piace particolarmente (vedi yogurt o gelati) la bestia ringhia (letteralmente) finché non le si ficca in bocca il cucchiaino.

Uno spasso. Se non sei in pubblico. Magari in un posticino elegante. E se il gelato non finisce. In quel caso son cazzi.

1 commento:

  1. ahah cavolo che souvenir che si portano a casa dalla Slovenia. La gnoma è sempre fantastica e anche se cresciuta vedo che le sue espressioni buffe non sono cambiate per fortuna.

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