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lunedì 23 dicembre 2013

Recita gnomica: tutta la verità

Venerdì pomeriggio all'asilo nido della gnoma è stata organizzata una festa di Natale a cui sono stati invitati genitori e parenti. Come preannunciato dalle educatrici nei mesi precedenti al grande evento, quel giorno i genitori avrebbero assistito a una recita natalizia davvero divertente.

Ho aspettato e temuto quel momento per settimane, sapendo che mai e poi mai un bambino di nemmeno due anni (e tantomeno la gnoma) avrebbe recitato tranquillamente davanti a decine di persone e soprattutto davanti a mamma e papà.
Perché, ricordiamocelo sempre


Comunque. Emozionati e terrorizzati, io, Marito, Nonna P. e lo zio F. ci siamo presentati puntualissimi al grande evento. La gnoma ci ha accolto con calore, mostrandoci orgogliosa tutte le stanze del suo adorato asilo, indicandoci e presentandoci i suoi compagni (che a quanto pare si chiamano tutti "bimbo") e mostrandoci come ci si lava le manine nei mini lavandini nell'area pappa.

Poco dopo l'inizio della festa, ecco arrivare Babbo Natale. Niente renne per lui (in fondo ci è costato solo 5 euro a capoccia) ma uno stanco cavallo. Però la slitta c'era, e anche il vestito rosso e il sacco coi regali. Certo, lo spiccato accento brianzolo non dava esattamente quel tocco di autenticità alla cosa, ma per 5 euro mica puoi pretendere un fluente lappone.

Ovviamente all'ingresso dell'uomo travestito, buona parte dei bambini ha cominciato a piangere. La gnoma, nota amante di Babbo Natale, si è ritrovata spiazzata davanti a questa versione camminante e parlante del suo amato, e mi si è avvinghiata come un koala. Inutile dire che si è trattato di un evento straordinario che io mi sono goduta dal primo all'ultimo istante (notare nella foto l'estasi sul mio volto).


Quando Babbo Natale ha cominciato a distribuire caramelle ai bambini, Marito ha deciso che la gnoma avrebbe dovuto affrontare le sue paure, e l'ha avvicinata al brianzol... ehm, a Santa Claus. Quest'ultimo le ha mostrato un sacchettino colorato e la gnoma, guardandolo torvo-che-più-torvo-non-si-può gli ha strappato di mano il regalino con una mossa fulminea, per poi ri-avvinghiarsi al papino.

Dopo la dipartita di Babbo Natale (avvistato poco dopo mentre cercava di far entrare slitta e cavallo in un furgone dietro all'asilo), è finalmente arrivato il momento della recita. 

Recita che però, per gli ovvi motivi che tutti potete immaginare, non era possibile fare davanti a genitori e parenti. E infatti il programma prevedeva una semplice proiezione del filmino della recita girato qualche giorno prima nella tranquillità di una mattinata all'asilo. Ah ecco, mi sembrava strano.

Comunque, la cosa è stata a dir poco esilarante. Nel video, i compagni di Emma cantavano e ballavano più o meno convinti e felici, le maestre battevano le mani orgogliose, canzoncine natalizie per bambini infondevano lo spirito del Natale in tutti i presenti. Era tutto molto bello. La gnoma? Ecco la gnoma, nel video, appariva... come dire.... incredula. Trascinata per la manina dalle sue insegnanti, era l'unica bambina immobile, e osservava la scena con questa faccia:


E niente. Come ogni madre alla prima recita del figlio, avevo le lacrime agli occhi. Solo che anziché piangere ridevo, ridevo come una pazza. Gnoma, grazie di esistere.

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