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sabato 31 maggio 2014

Guardare la tv con un bambino è come...


- mamma (co)s'è?
- è una scimmietta amore mio
- e tetto? (co)s'è?
- è un'altra scimmia Emma, stanno parlando
- e tetto?
- è la stessa scimmia di prima ma ripresa da un'altra inquadratura, cuore mio
- mamma mamma mamma (co)s'è?!
- è una cazzo di scimmia, amore mio, è sempre una scimmia
- mamma a fa la simmia?
- sta parlando con l'altra scimmia, Emma
- oooh mamma ada ada! a fa la simmia?
- niente di che amore, continua a parlare
- e tetto? (co)s'è tetto?!
- niente amore, è il cielo
- (do)v'è simmia?
- adesso torna Emma, stanno solo inquadrando un secondo il cielo
- oh! e tetto (co)s'è?
- ma come cos'è?! è sempre lei, LA SCIMMIA!!!!!

Vedere la tv con la Gnoma mi ricorda molto quando mi arrischiavo a guardare un qualsiasi programma con mia nonna e il suo amico Alzheimer. 

giovedì 22 maggio 2014

Di cioccolato e primi piccoli segreti tra donne

- papà papàààà (v)ieniiiii.... mamma (dove) va papà?!
- Emma amore, papà è andato un attimo a giocare a calcio
- (anche) io (anche) io gioca(r)e!
- amore non si può... ma sai cosa significa questo per noi?
- ???
- vieni in cucina che ti faccio vedere...
- scì
- ok allora dov'è... ah eccolo qui... il mega vasetto di Nutella personalizzato che ho regalato a papà (seee come no) per il nostro anniversario! Adesso io e te prendiamo un cucchiaio e ce ne pappiamo un po' ok? Però non dire niente a papà: ssssst!
- ssssst....
- ecco brava... aspetta che.... mmmmmpf.... ma quanto è duro 'sto coso.... aspetta Emma eh.... ggghmmmmpft... mapporc.....
- hahahaha
- ma che te ridi?! cheppalle non ce la faccio... ok Emma, mamma tua ha comunque un piano B. Guarda un po' cosa c'è nel frigo? Guarda un po' cosa si è dimenticato di nascondere papino? Il Nesquik Squeeze!
- (co)s'è?
- adesso te lo faccio provare amore, vedrai che porcata.... allora ne spremo un po' sul cucchiaino e.... prova amore, prova...
- mmmmm....
- buono eh?
- a(n)co(r)a!
- eh no aspetta, adesso un cucchiaino per la mamma.... mmmmh....
- a(n)ch'io a(n)ch'io!
- sì amore arrivo... ecco qui.... direttamente nel cucchiaino... impara amore, è così che ci si gode la Nutella, il ciccolato, il latte condensato, la crema di burro salato della nonna e tutte quelle creme che la società ti impone di spalmare da qualche parte... tutte stronzate amoredellamamma, tutte stronzate.... allora buono?
- scì
- però non dirlo a papà ok? Deve rimanere il nostro piccolo segreto.
- sssst...
- ora basta però amore, che tu hai pure quel virus intestinale e io ho una reputazione di donna magra da mantenere. Lo rimettiamo al suo posto, me lo sono segnato. Papino non si accorgerà di nulla.
- no no noooo! Mamma a(n)co(r)a a(n)co(r)a a(n)co(r)a!
- so che è dura, amore, ma ci saranno altre occasioni. Ora capisci perché la mami non si dispera quando papino sta via di casa per qualche ora?
- scì

martedì 20 maggio 2014

Invisalign funziona? L'esperienza di una mamma (sorridente) in più

Da figlia di dentista, ho sempre giudicato l'aspetto fisico - e a dire il vero anche un po' il carattere - di una persona partendo... dalla bocca. O meglio, da quello che c'è dentro. Avere denti curati, puliti e magari anche dritti significa prendersi cura di se stessi a 360°. Perché è facile farsi una piega, vestirsi bene e ricoprirsi di trucco per "apparire" a posto. Ma "essere" a posto è tutt'altra cosa.

Da figlia di dentista, però, ho sempre preteso troppo dalla mia dentatura. Passo il 99% della mia vita struccata e vestita come una che ha fatto gli abbinamenti durante un blackout, ma non esco mai senza essermi lavata i denti. Per avere i denti dritti ho patito le pene dell'inferno da adolescente. Due anni due di apparecchio fisso, con relativi problemi di socializzazione e sorrisi azzerati per 48 mesi abbondanti. Ho cominciato il liceo con l'apparecchio e per la vergogna di mostrarlo ho lesinato parole e sorrisi per tutto il tempo del trattamento. Ma anche una volta tolta l'odiosa macchinetta, non ho avuto la forza e il coraggio di cambiare atteggiamento e, per comodità, ho continuato a recitare la parte di "quella muta".

lunedì 19 maggio 2014

Una congestione e un infarto, grazie. Ah, mi fa un pacco regalo?

Sabato mattina abbiamo portato la gnoma in montagna a casa dei nonni. Dopo qualche km di curve - che Emma si è fatta dormendo alla grandissima - siamo arrivati nel piccolo, adorabile e sperdutissimo paesino dove i miei hanno affittato la casa. Loro, Nonna P e Nonno M, erano andati a farsi una passeggiata a casa di Heidi e delle sue caprette e quindi abbiamo deciso di attendere il loro ritorno al parchetto.

Qui, la gnoma si è goduta altalene e scivoli mentre Marito andava alla disperata ricerca di uno snack nei bar del paese. Poco dopo è tornato con l'aria trionfante e un pacchetto di patatine tra le mani. "Mie mie mieeee!" ha gridato la gnoma, afferrando il suo premio per non averci vomitato in macchina.

giovedì 15 maggio 2014

Mi dai un bacino?

Marito: "Emma lo dai un bacino a papà?"
Gnoma: "Mmmmm no"
Marito: "Dai amore, se mi dai un bacino ti faccio un regalo!"
Gnoma: "SMMMMMMMACK!"
Io: "C'è qualcosa che stona in tutto questo, non capisco perché ma credo sia una tecnica sbagliata...."

Qualche tempo dopo...

mercoledì 14 maggio 2014

Festa della Mamma: mi sono ripresa ora

Io, Marito e la Gnoma abbiamo passato il weekend della Festa della Mamma nella casetta in montagna che hanno affittato Nonna P e Nonno M per quest'anno. La vacanza è trascorsa tra mangiate (tante), passeggiate (poche), momenti di ozio (tanti) e... bolle di sapone. Sì perché la Gnoma è fissata le adora e ha una confezione di bolle di sapone in ogni casa che frequenta.

giovedì 8 maggio 2014

Spannolinamento... ma anche no

Quando stavamo prendendo in considerazione l'idea che la Gnoma potesse cominciare l'asilo a settembre (e cioè quando ancora non sapevamo che con i suoi miseri 2 anni e mezzo non l'avrebbero mai presa causa sovraffollamento del nostro asilo comunale), la cosa che ci spaventava di più oltre alle classi miste - a Marino, in particolare, non piaceva affatto l'idea che sua piccolina si ritrovasse in classe con bambinoni di 5 anni e mezzo - era la consapevolezza che avremmo dovuto "spannolinarla" in fretta e furia.
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