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giovedì 10 novembre 2011

Aiuto, ho Jackie Chan nella pancia!

E dire che qualche settimana fa attendevo con ansia di sentire i primi movimenti della piccola... Mi dicevano di aspettare la 18esima settimana, e così ho fatto. Puntuali, sono arrivati i primi sfarfallii, che non sapevo se attribuire alla gnometta o a qualche imbarazzante movimento intestinale.

E' stata la ritmicità di alcuni colpetti a rivelarmi che a provocarli era proprio lei. Grande emozione, certo. Tanta apprensione quando per qualche ora non si faceva sentire. Tanti i tentativi di rendere partecipe Marito: purtroppo però, ogni volta che lui poggiava la mano sul pancino... calma piatta. E conseguente sguardo di compassione di lui che mi suonava tanto come "Povera cara... sta davvero impazzendo... saranno gli ormoni".
Poi, piano piano, la pancia ha cominciato a crescere e con essa anche l'intensità dei colpetti. Sono solo di 25 settimane ma la piccola ora si fa davvero sentire, anzi! A volte mi fa sobbalzare manco un film dell'orrore. Marito riesce addirittura a sentirla (anche se il suo naso arricciato e la tipica frase che segue, "oddio che impressione...", mi fanno rimpiangere lo sguardo di compassione). Sto addirittura cominciando a conoscere le abitudini, gli orari e i gusti della malefica (e già viziatissima) gnometta.
Per il momento ho imparato che:

  • la bimba adora riprodurre fedelmente nella mia pancia le scene più violente dei film che vedo al cinema (brutta, bruttissima idea andare a vedere "Warrior" l'altra sera);
  • la bimba non ama la gente che urla e che ha un tono di voce troppo forte o aggressivo, e me lo fa gentilmente notare prendendomi a calci finché i toni non si abbassano (il che mi sta portando ad assumere il ruolo di paciere in tutte le discussioni in cui vengo coinvolta);
  • la bimba non gradisce che io stia troppo vicina alla scrivania, quando lavoro: lo spigolo del tavolo poggia sulla pancia e lei fa di tutto per spingere la piccola rientranza e farmi allontanare (credo che presto dovrò optare per un paio di occhiali per allontanarmi quei 20cm in più dallo schermo del computer);
  • la bimba è decisamente sensibile alla caffeina: basta un caffè o un bicchiere di Coca-Cola per risvegliare il Jackie Chan che c'è in lei (e di conseguenza in me);
  • la bimba detesta Gatta, soprattutto quando quest'ultima, affetta come vi raccontavo in questo post da una grave forma autunnale di "coccolite acuta", decide di piazzarsi sul mio pancione. La povera gnometta si ritrova in effetti in uno spazio ancora più ristretto del solito, con un grosso peso di 5kg che la schiaccia dall'alto e vibrazioni fortissime dovute alle fusa. Ovvio, la piccola non se ne sta certo lì buona a subire: con tutte le sue forze (non ho ancora capito se con le manine o i piedini) e comincia a spingere più forte che può, a tirar calci e pugni contro la mega-rientranza-vibrante. Ovviamente Gatta non fa una piega, anzi, penso che scambi le rimostranze della sua futura sorellina per un meraviglioso Massaggio Shiatsu compreso nel pacchetto "coccole".
Insomma, è tutto molto bello ed emozionante, ok. Però accidenti, se un essere tanto piccolo è già in grado di farsi sentire così, cosa accadrà quando avrà raggiunto i 2-3kg? 

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