Google+ Google+ Google+

mercoledì 30 novembre 2011

Ciao a tutti, mi chiamo Simona e anch'io soffro di sciatica


Ommammasanta che dolore atroce... Ma perché proprio a me? Cioè, riformulo la domanda. Ma perché ANCHE a me? Non poteva essermi risparmiato almeno questo problema legato alla gravidanza? In questi mesi ne ho passate di cotte e di crude, consapevole che tutto ciò che mi succedeva era assolutamente normale nelle "mie condizioni" e che non c'erano soluzioni. Il che, a dire il vero, mi ha reso un po' più forte (prima ricorrevo a una doppia dose di Moment ACT per un nonnulla).

Però ora stiamo esagerando. Cioè. Ho 29 anni, cribbio, non è normale (e nemmeno bello da vedere) che per alzarmi dal divano, da tavola o dal letto debba impiegare più manovre di uno studente di scuolaguida che tenta un parcheggio. Il bello è che mi intestardisco e mi impongo di far finta di niente, soprattutto in pubblico, inscenando movimenti naturali e trattenendo a stento le lacrime (con il mio sorriso più convinto stampato in faccia). Non riesco ad accettare questa piccola, innocua e normalissima "menomazione", nemmeno davanti a Marito. Ed è proprio lui che, spesso, sobbalza per colpa delle mie urla improvvise quando mi alzo dal divano con finta nonchalance. Ok ammetto che con lui sto cominciando ad ammettere i miei limiti, mi sono addirittura spinta a chiedergli un aiuto quando alzarmi sembrava davvero impossibile.
In pubblico la cosa mi riesce ancora impossibile, anzi: se mi vedete andare in giro con le mani dietro la schiena come le donne incinte dei film, vi prego, SPARATEMI.

Comunque. Ho scoperto che quei dolori atroci che provo da qualche settimana hanno un nome, sciatica, e questo non so perché ma mi ha rassicurato. Non si dice che accettare di avere un problema è il primo passo per una buona guarigione? Ecco. Io ho accettato e dato un nome al mio. Non è cambiato niente ma va bene così.

Nessun commento:

Posta un commento

Google+