Quando ho deciso di dare ai miei genitori la lieta novella ho pensato che avrebbero fatto i salti mortali all'idea di diventare nonni. E così è stato. Io e Marito abbiamo scelto un luogo pubblico per dare l'annuncio, un ristorante turco in centro. Non c'è stato bisogno di parole: abbiamo consegnato loro la foto dell'ultima ecografia fatta (ero appena entrate nel quarto mese).
Mamma ha sorriso e l'ha passata silenziosamente a Papà. Lui l'ha scrutata attentamente e, da buon medico, non ha capito cosa stava vedendo. Poi, dopo una manciata di secondi, ha realizzato. Ed è scoppiato a piangere, con gran stupore del cameriere turco che ha chiamato dalla cucina tutto l'entourage del ristorante che si è messo a indicarci, parlottare e ridacchiare per il resto della cena.
Poi Papà ha detto una cosa: "Lo sapete, vero, che sarà la cosa più bella del mondo?". Io gli ho risposto che no, non lo sapevo, non avevo idea di come sarebbe stato diventare madre. Quella frase mi è ronzata in testa per il resto della gravidanza. Mi chiedevo come sarebbe stato diventare madre, cosa sarebbe cambiato nella mia vita, se e quanto avrei amato la mia gnometta. Se mi avete seguito durante la gravidanza saprete che non ero certo la tipica donna incinta dalle pupille a cuoricino e dall'aria estatica. Io ODIAVO la gravidanza, è stato il periodo peggiore della mia vita.
Poi però è arrivata Emma. E la mia vita, in effetti, è cambiata. Mi sono scoperta capace di amare in maniera incondizionata, cosa che mi ha spaventata e colta di sorpresa. Anche per Marito è stata la stessa cosa.
Una volta che ci siamo ripresi dallo shock ci siamo ritrovati entrambi a dire una frase che in tutta la vita non avevamo mai pronunciato: "Sono davvero felice!". Quante volte lo avete detto nella vita? In quali occasioni? E non parlo del "va tutto bene, in questo momento il lavoro mi dà tante soddisfazioni, a casa tutto bene, mi sento anche in forma e poi si avvicinano le ferie... tutto sommato sì, sono felice". No. Io parlo della felicità che ti fa sembrare qualsiasi imprevisto una cazzata superabile, della felicità che ti fa sorridere come un idiota almeno cinque volte al giorno, della felicità che ti fa vedere la vita in tutt'altra prospettiva. Insomma, parlo della vera Felicità. Io, sinceramente, non l'avevo mai provata. E non ho avuto una brutta vita, anzi.
Né io né Marito abbiamo propriamente desiderato questa piccolina. Il nostro scopo nella vita non era sposarci e avere figli. Io poi non ero certo una di quelle bambine che da piccole giocavano alla Famiglia e che avevano già deciso quanti figli avere e che nome dargli. Non avevo mai considerato l'eventualità di diventare madre.
Ora però Emma è qui e, come aveva previsto Papà quel famoso giorno... averla è la cosa più bella del mondo. E' talmente bello che a volte la guardo, lei mi sorride e a me scappa una lacrima, come se non riuscissi a trattenere l'ondata di gioia che mi dà quel semplicissimo gesto (che tra l'altro il più delle volte non è voluto ma è solo un riflesso da "sto facendo la cacca").
Io e Marito, prima della nascita di Emma, non sapevamo che ci mancasse qualcosa. Non sapevamo di poter essere più felici di così. Non sapevamo che ci mancava qualcosa, e quindi non ne sentivamo la mancanza. Ora che ci rendiamo conto di quanto sia bello essere genitori (nonostante notti insonni, pannolini da cambiare e vari drastici stravolgimenti) non torneremmo mai indietro.
Un consiglio: se non lo avete ancora fatto, fate un figlio, se potete. O adottatene uno, è uguale. Quando lo dicevano a me non ci credevo, ora invece capisco tante cose.
Una volta che ci siamo ripresi dallo shock ci siamo ritrovati entrambi a dire una frase che in tutta la vita non avevamo mai pronunciato: "Sono davvero felice!". Quante volte lo avete detto nella vita? In quali occasioni? E non parlo del "va tutto bene, in questo momento il lavoro mi dà tante soddisfazioni, a casa tutto bene, mi sento anche in forma e poi si avvicinano le ferie... tutto sommato sì, sono felice". No. Io parlo della felicità che ti fa sembrare qualsiasi imprevisto una cazzata superabile, della felicità che ti fa sorridere come un idiota almeno cinque volte al giorno, della felicità che ti fa vedere la vita in tutt'altra prospettiva. Insomma, parlo della vera Felicità. Io, sinceramente, non l'avevo mai provata. E non ho avuto una brutta vita, anzi.
Né io né Marito abbiamo propriamente desiderato questa piccolina. Il nostro scopo nella vita non era sposarci e avere figli. Io poi non ero certo una di quelle bambine che da piccole giocavano alla Famiglia e che avevano già deciso quanti figli avere e che nome dargli. Non avevo mai considerato l'eventualità di diventare madre.
Ora però Emma è qui e, come aveva previsto Papà quel famoso giorno... averla è la cosa più bella del mondo. E' talmente bello che a volte la guardo, lei mi sorride e a me scappa una lacrima, come se non riuscissi a trattenere l'ondata di gioia che mi dà quel semplicissimo gesto (che tra l'altro il più delle volte non è voluto ma è solo un riflesso da "sto facendo la cacca").
Io e Marito, prima della nascita di Emma, non sapevamo che ci mancasse qualcosa. Non sapevamo di poter essere più felici di così. Non sapevamo che ci mancava qualcosa, e quindi non ne sentivamo la mancanza. Ora che ci rendiamo conto di quanto sia bello essere genitori (nonostante notti insonni, pannolini da cambiare e vari drastici stravolgimenti) non torneremmo mai indietro.
Un consiglio: se non lo avete ancora fatto, fate un figlio, se potete. O adottatene uno, è uguale. Quando lo dicevano a me non ci credevo, ora invece capisco tante cose.
Ebbastaaa!! Ormai al 99% delle volte che leggo i tuoi post, mi commuovo!! Insomma, non se ne può più!!!
RispondiEliminaSono molto (anche se meno di voi, sicuramente) felice per voi!!
Un bacione e un abbraccio
Sere
Sere sei una femminuccia piagnucolosa! Bella lei :-)
EliminaQuesto post finalmente mi riconcilia con quello del parto...
RispondiElimina;-)
Francesca
Hehe Francesca in effetti, alla fine, dopo tutto.... ne è valsa la pena! Non lo rifarò mai più ma ne è valsa la pensa.
EliminaSimo...mi fai sentire un'idiota.....come se tutto quello che ho fatto finora non contasse nulla...e la cosa mi fa un po' paura...spero di capirti un giorno...quando entrerò nell'ottica...o quando semplicemente mi capiterà...
RispondiEliminaMent
Babbazzona che non sei altro, non intendevo questo! Non è che una donna deve SOLO essere madre nella vita! Io sono felice perché ho sposato l'uomo che amavo, faccio più o meno il lavoro che sognavo, ho tanti amici, vivo in una bella casa, ho l'affetto della mia famiglia, ho raggiunto alcuni dei miei obiettivi e IN PIU' ora ho anche la gnoma! E' una cosa che mi mancava, anche se ancora non lo sapevo. Ma ha solo completato un quadro a cui stavo lavorando da tanto... Senza le basi giuste non basta un figlio a renderti felice! E tu ti stai costruendo delle SUPER basi...
EliminaBè, la tua gnoma è piccolina e ti assicuro che io la pensavo come te dopo che è nata la mia. Poco meno di tre anni dopo è nato anche uno gnomo e ti assicuro che è una cosa meravigliosa al cubo: amore allo stato puro senza le ansie del primo figlio!!! Oggi mi ritrovo con una di tre anni e mezzo e l'altro di sette mesi senza un minuto per me ma so che prima o dopo riprenderò in mano la mia vita!
RispondiEliminaE dire che prima di averne ero tutta lavoro, lavoro, lavoro e sembrava impossibile anche a me che, come te, da piccina non ho mai giocato a coccolare bambolotti!
Non riesco a immaginarmi di poter provare le stesse cose anche per un eventuale secondo figlio. Se non dovessi partorire di nuovo probabilmente mi piacerebbe diventare bis-mamma. Ma finché non inventeranno il parto indolore (veramente indolore) non ci penso neanche. Magari un bel cinesino....
EliminaHo avuto la malsana idea di dire a mio padre nello stesso pranzo che:
RispondiEliminaa) avremmo preso un altro cane
b) sarebbe diventato nonno
Il suo commento al momento del caffè: "Ma lo sapete, vero, che prendere un altro cane è una gran bella responsabilità?"
Eheheh.
Condivido quello che hai scritto, parola per parola!
Hehehe nonni degeneri! ;-)
Eliminabellissimo post
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