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martedì 17 luglio 2012

Foto-racconto: la gnoma va a Sanremo - SECONDA PARTE

Continuiamo il viaggio in quel di Sanremo. Nella prima parte del post vi ho mostrato qualche foto del nostro salto a Montecarlo, con tappa alla residenza dei Grimaldi e all'Acquario. Ma il nostro weekend non è finito lì.

Dopo un ultimo saluto alla famiglia Grimaldi...


... una puntatina nella splendida cattedrale...

... e un souvenir per la piccola Emma...
 ... finiamo a Mentone. Il motivo? Navigando sul web e passeggiando per le strade di Montecarlo ci siamo resi conto che i prezzi erano ridicolmente alti, anche quando si parlava di cibo. In molti consigliavano di spostarsi di pochi km in direzione Mentone per trovare buon cibo a prezzi decenti. Peccato che una volta lì abbiamo scoperto che con "prezzi decenti" i francesi intendono "crepe vuota a 12 euro se ci vuoi qualcosa dentro accendi un mutuo" e così siamo finiti... al McDonald's. Lo so. Lo so.

La gnoma punta la Coca del papino
Ed è proprio al McDonald's di Mentone che stavo per passare il resto del mio weekend. Golosa? No, cretina, evidentemente. Già perché ho avuto la brillante idea di usare il bagno del fast food che, non chiedetemi perché, era accessibile solo digitando un codice segreto nella tastiera posta di fianco alla porta del bagno. Le ho provate tutte, dalla mia data di nascita al sempre-verde 4, 8, 15, 16, 23, 42 (i fan di Lost sanno a cosa mi riferisco). Niente da fare. E così ho usato la classica tattica da film di spionaggio: mi sono appostata davanti alla porta e appena questa si è aperta per far uscire una signora sono sgusciata dentro. Peccato che, una volta pronta per uscire, abbia scoperto che la misteriosa soglia, se all'esterno si apriva solo inserendo il codice segreto, dall'interno risultava assolutamente priva di maniglie/tastiere/serrature/bottoni/aperture segrete. Panico. Ovviamente in quel momento non c'era nessun altro in bagno. Completamente sola e in preda a un attacco di claustrofobia, ho cominciato a dare spallate alla porta, a infilare le dita in tutte le fessure che trovavo, a cercare vani segreti tra le piastrelle (ma perché la classica libreria con il finto volume da estrarre che apre la porta segreta esiste solo nei film?!). Marito, da fuori, non si è minimamente preoccupato della mia assenza per diversi minuti. E dire che sono solo 10 anni che stiamo insieme, e sa benissimo che non sono una di quelle donne che passano nei bagni pubblici metà della loro vacanza (ma che ci fate lì dentro?).

Inserisci il codice del mistero
Per fortuna dopo un tempo che a me è sembrato interminabile, un signore francese con due figlie ha digitato l'oscura combinazione e mi ha permesso di uscire. Ho pure trovato Marito e Gnoma piuttosto infastiditi dal mio ritardo... Vabbè. Usciti dall'infernale fast food ci siamo concessi un dolcetto in un panificio locale e siamo tornati in albergo.

Un dolcetto per concludere il nostro pomeriggio a Mentone
La sera siamo andati a Sanremo alla ricerca di un bel ristorantino sul mare per farci una zuppetta di cozze (io) e un frittino misto (Marito). Dopo cena, veloce cambio di pannolino su panchina del parco e poi passeggiata in centro!

Marito in versione "turista idiota indicatore" davanti all'Ariston

Classiche bancarelle estive

Gnoma distrutta e infreddolita

Marito in versione "turista idiota indicatore" davanti al Casinò di Sanremo

Classici fiori Sanremesi...
Anche la domenica era previsto brutto tempo (che significa 30° e sole splendente fino a sera, a quanto pare) e così abbiamo nuovamente rinunciato all'idea di spaparanzarci in spiaggia per tutta la giornata e siamo andati a fare un giro a Genova, prima di tornare a casa. Entrambi abbiamo avuto l'impressione di trovarci in una città fantasma....

Marito e Gnoma si aggirano silenziosi per i viottoli genovesi

Marito in versione "turista idiota indicatore" mostra uno dei pochi ristoranti aperti

Davanti al Duomo troviamo finalmente qualche turista

Il Mestro Yoda è di Genova, lo sapevate?
Il nostro viaggio si è concluso dopo pranzo (ovviamente focaccia genovese consumata sugli scalini del Duomo). In auto la gnoma ha dormito per tutto il tempo: ci siamo quasi dimenticati della sua esistenza. Poi, una volta a casa, abbiamo imparato quanto può urlare un neonato molto, molto stanco. 

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