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martedì 24 luglio 2012

Emma cresce

Sabato ho compiuto 30 anni, ma a parte il passaggio da quel rassicurante "2" a quel preoccupante "3", non mi sento molto diversa dalla scorsa settimana. La gnoma, invece, cresce a vista d'occhio. Ogni giorno ci stupisce con qualche nuova evoluzione. Ogni giorno un capello e qualche grammo di ciccia in più, un versetto nuovo, un movimento che non aveva mai fatto, una novità che lascia a bocca aperta mamma e papà. Ecco cosa sa fare la gnoma a 165 giorni compiuti:



  • quando la teniamo in braccio si aggrappa forte forte con le manine: improvvisamente ha paura di cadere, percepisce il pericolo dell'altezza e capisce che di mamma e papà non ci si può fidare al 100% (accidenti, speravo ci arrivasse più tardi!);
  • mangia tutto ciò che si avvicina alla sua boccuccia: che sia un cucchiaino di omogeneizzato, una pesca, il dito di qualcuno, una fetta di pizza... 
  • se messa sulla schiena non si limita più a sgambettare furiosamente come una tartaruga capovolta ma dà un colpo di reni, si volta sulla pancia e, una volta raggiunta questa posizione, si lamenta a gran voce finché qualcuno non la rimette sulla schiena;
  • quando è molto, molto arrabbiata urla "Mammmamammaaamammm" che secondo Marito significa ovviamente mamma (il che vuol dire che ogni volta che la gnoma è incazzata va affibbiata alla sottoscritta, è la gnoma che lo chiede no?);
  • si massaggia furiosamente le gengive con la lingua: stanno arrivando i dentini giusto in tempo per rovinare l'estate all'allegra famiglia in partenza;
  • riconosce mamma e papà anche in mezzo alla gente: se io o il Papino parliamo e lei è dall'altra parte della stanza in braccio a qualcun altro, ci cerca con lo sguardo;
  • ride, ma solo per un istante (il massimo che ci ha concesso è un "A-HA") e solo con me;
  • capisce perfettamente quando non è il momento di rompere le palle e... lo fa;
  • prende a calci i giochini appesi nel suo lettino, e la mamma;
  • ammicca a tutti quelli che la salutano;
  • quando vede l'obiettivo di una fotocamera o di un cellulare puntato su di lei sorride e propone il suo profilo migliore;
  • fa la cacca marrone, non più giallo ocra, ma marrone marrone come quella dei grandi (bleah...);
  • capisce quando mi appresto ad allattarla e si mette tutta sorridente su un lato con la bocca aperta ad aspettarmi;
  • tira con forza le ciocche di capelli che le capitano a tiro;
  • capisce che se nessuno la ascolta è inutile piangere (il che ci costringe a rimanere in silenzio assoluto in auto finché lei, legata nel seggiolino sul sedile posteriore, smette di lamentarsi pensando che ce ne siamo andati e si addormenta).
Tra un attimo ci chiederà il motorino e la ricarica dell'iPhone, già lo so.

1 commento:

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