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giovedì 19 luglio 2012

Mai più senza: gli indispensabili per una neo mamma

Quando diventi (o stai per diventare) mamma vieni bombardata da messaggi pubblicitari, informazioni e consigli su cosa acquistare per il tuo bebè. Dopo la preparazione della famosa borsa per l'ospedale, l'acquisto di tutto l'indispensabile per il bambino diventa la principale preoccupazione di una primipara. I mariti di solito la fanno facile ("Beh cosa gli servirà mai? Un passeggino, un lettino e qualche vestito!") e non sono di grande aiuto in questa fase. Ti prendono in giro per mesi dandoti della baby-shopping-addicted e accompagnandoti con quella faccia nei negozi per la prima infanzia e poi, qualche mese dopo, sono capaci di chiederti con aria incredula "Ma come? Non abbiamo nemmeno un body in cotone biologico a mezza manica senza cuciture con collo a V a righe bianche e ocra e bordini a contrasto giallo canarino da abbinare a questa tutina?!".

Non sarò certo io a dirvi cosa comprare al vostro pargono in arrivo/già nato/in progetto. D'altra parte si impara sbagliando e col cavolo che vi risparmio lo strazio: io mi son fatta un mazzo così e ve lo dovete fare anche voi (mal comune...). Però ci sono alcuni acquisti apparentemente inutili che ho imparato ad apprezzare in questi mesi. Insomma, non starò a consigliarvi quale trio acquistare ma, a mio parere, una madre non dovrebbe mai farsi mancare:
  • una sdraietta automatica: io ne ho comprata una qualche mese fa e mi sogno di notte il terribile giorno in cui la gnoma non ci starà più (il che, bonza com'è, potrebbe accadere presto). I neonati adorano essere cullati e le mamme adorano cullarli, questo è ovvio. Ma c'è un limite a tutto. Se anche voi come me avete l'abitudine di mangiare/dormire/andare in bagno, allora compratevi un dondolo automatico, ne va della vostra salute (anche mentale). P.S. legate il pupo SEMPRE! Quella rimbambita della gnoma ha già tentato il suicidio più volte (vedi foto che apre il post) e, in un'occasione, ci è quasi riuscita;
  • un mangia-pannolini: dicesi mangia-pannolini di piccola pattumiera dotata di un sistema di bloccaggio dei pannolini sporchi all'interno di una pellicola trasparente e anti-odore. Comodissimo per chi, come me, abita in un condominio e deve accumulare la spazzatura per tutta la settimana prima che vengano a raccoglierla i netturbini. Tenere un sacchetto pieno zeppo di pannolini putridi in cucina o in bagno non è mai stato tra le mie principali aspirazioni. Unica pecca: le ricariche da acquistare almeno una volta al mese. Non proprio economico;
  • un marito/compagno/convivente: non proprio indispensabile (girl power) ma sicuramente utile. Se, come sopra, ogni tanto vi viene la pazza idea, chessò, di mangiare o far pipì, un marito/compagno/convivente può distrarre la belva fino al vostro ritorno;
  • un non-so-come-si-chiama-per-lo-svezzamento: tra qualche giorno vi parlerò della grande avventura che sto per intraprendere, l'autosvezzamento. Trattasi di una pratica che la nostra pediatra consiglia vivamente che consiste nel dare al bambino, a 6 mesi compiuti, tutto quello che mangiano mamma e papà. Niente pappette, brodini o mele grattuggiate e via libera a pasta al sugo, insalatone, peperonata, cotoletta ecc. ecc. Poi vi spiegherò meglio. Sta di fatto che il principale terrore dei genitori che si preparano ad auto-svezzare il proprio bebè è che quest'ultimo possa strozzarsi ingoiando cibi solidi. E qui interviene il "coso" che vi consiglio di acquistare. E' una specie di ciuccio bucherellato all'interno del quale infilare il cibo di modo che il bimbo senta il gusto del nuovo alimento proposto senza rischiare di ingoiarne pezzi troppo grossi. C'è anche la variante a retina, molto comoda ma secondo me poco igienica. La gnoma si fa certe scorpacciate di frutta che non vi dico;
  • un sacco-nanna: "E se poi soffoca?" è la domanda che si fanno più spesso i neo genitori quando mettono a nanna i loro bebè. Lo spauracchio della famigerata "morte in culla" non permette notti tranquille per almeno un anno. Poi, secondo le stime, il rischio si abbassa notevolmente e i genitori riescono a dormire senza svegliarsi quelle due o più volte a notte per verificare se il figlio respira ancora. Tra i consigli dei medici e le varie leggende metropolitane che girano sull'argomento, una neo mamma ne sente di cotte e di crude. Tra le altre cose, io sono stata messa in guardia sul pericolo delle copertine che, durante la notte, potrebbero "attaccare" il bebè, soffocandolo. Ora, io non sono particolarmente apprensiva, ma dopo quella volta in cui ho trovato la gnoma con la testa avvolta nella coperta e mi è passata tutta la (sua) vita davanti, preferisco non rischiare. I sacchi-nanna (piccoli sacchi a pelo con i buchi per le braccia) mi fanno stare molto più tranquilla. E in più non te li ritrovi in fondo al lettino la mattina dopo come le classiche copertine. P.S. in giro li trovate a prezzi esorbitanti ma all'Ikea ne trovate di bellissimi a 10 euro (no, non ve li dovete montare da soli).

1 commento:

  1. Invece del sacco nanna, ti consiglio la 'tuta' nanna. Molto più pratica, i bimbi più grandicelli non si ribellano e durano di più!
    Per il resto, a parte il marito, ho avuto sia la sdraietta che il mangia-pannolini, inutili entrambi per quanto ci riguarda.
    Sulla sdraietta i miei non son mai voluti stare. Il mangia-pannolini si riempie subito e puzza. Ho ovviato per un bel portarifiuti capiente fuori dal terrazzo in un angolino lontano e nascosto.

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