Lo sapevo che sarebbe successo. Mi sa che tocca a tutti i neo genitori. Prima o poi il sacro infante fa BUM. Un giorno tutti, nella vita, devono prendersi una testata. C'è chi lo fa prima (Nonna P. mi ha raccontato che io sono caduta dal fasciatoio il giorno dell'uscita dall'ospedale, il che spiega molte cose) e chi magari riesce a tirare 3 o 4 anni prima di procurarsi il suo primo bernoccolo. La gnoma ha scelto il suo 142° giorno di vita per far sperimentare al suo morbido crapino la durezza di un parquet in Iroko.
E' successo domenica pomeriggio mentre io e Marito sul divano ci godevamo una puntata di Mad Man con il condizionatore acceso, alla faccia di Caronte. Lei, la gnoma, dondolava mollemente sulla sacra sdraietta. A un certo punto, un affascinante monologo di Don Draper è stato interrotto da un sonoro BUM. Entrambi ci siamo voltati terrorizzati e abbiamo sgranato gli occhi davanti a un'immagine terrificante: la gnoma, a terra, accasciata su se stessa sul pavimento. Un secondo di silenzio. E poi l'urlo liberatorio della piccola che, incazzata nera, ha espresso il suo disappunto trapanandoci i timpani.
Niente bernoccolo e niente livido, a quanto pare l'impatto non è stato significativo. La gnoma si è semplicemente spaventata e dopo due minuti di coccole ha smesso di piangere e si è dimenticata dell'accaduto (evviva la memoria corta dei bambini, come faremmo senza?). A noi ci è voluto un pò di più per dimenticare. Io ho fatto decisamente fatica a mollarla, Marito ci ha messo un pò a convincermi a lasciarla a lui. Fosse stato per me l'avrei tenuta tra le mie braccia per il resto della settimana. Però Marito ha insistito per farle un bagnetto tiepido per "tenerla sveglia, che se si addormenta è pericoloso" e io ho acconsentito.
Ovviamente la poraccia dopo lo spavento per la botta, il pianto disperato, gli strapazzamenti della mamma e un bagnetto tiepido, ha rigurgitato il latte che aveva bevuto un paio d'ore prima, scatenando il panico nei suoi genitori. Come se non bastasse, poco dopo è crollata in un sonno profondo. E meno male che quando un bambino prende una botta in testa bisogna allarmarsi solo in caso di vomito o improvvisa sonnolenza!
La piccoletta comunque sta benissimo, io un pò meno. Ma prima o poi doveva succedere.
Niente bernoccolo e niente livido, a quanto pare l'impatto non è stato significativo. La gnoma si è semplicemente spaventata e dopo due minuti di coccole ha smesso di piangere e si è dimenticata dell'accaduto (evviva la memoria corta dei bambini, come faremmo senza?). A noi ci è voluto un pò di più per dimenticare. Io ho fatto decisamente fatica a mollarla, Marito ci ha messo un pò a convincermi a lasciarla a lui. Fosse stato per me l'avrei tenuta tra le mie braccia per il resto della settimana. Però Marito ha insistito per farle un bagnetto tiepido per "tenerla sveglia, che se si addormenta è pericoloso" e io ho acconsentito.
Ovviamente la poraccia dopo lo spavento per la botta, il pianto disperato, gli strapazzamenti della mamma e un bagnetto tiepido, ha rigurgitato il latte che aveva bevuto un paio d'ore prima, scatenando il panico nei suoi genitori. Come se non bastasse, poco dopo è crollata in un sonno profondo. E meno male che quando un bambino prende una botta in testa bisogna allarmarsi solo in caso di vomito o improvvisa sonnolenza!
La piccoletta comunque sta benissimo, io un pò meno. Ma prima o poi doveva succedere.
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