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venerdì 12 luglio 2013

Fase pappagallo: si parte

Il mitico Pipo
Quando vivevo con i miei ero quasi sempre circondata da pappagalli. Nonno M (allora solo Papà M) si era invaghito di questa simpatica specie e ci aveva riempito la casa. Partendo da delle semplici e innocue Cocorite, era arrivato all'Ara Ararauna (per intenderci, quel pappagallo alto come un bambino color blu e giallo) passando per vari Cacatua, parrocchetti e chi più ne ha più ne metta. Non vi dico la gioia di mia madre (si legge l'ironia)? Alla fine però anche lei ci si affezionava e soprattutto uno, il bastardissimo Ari, se lo spupazzava come un bambino, facendogli gruncigrunci sul pancino.

Io, da sempre amante degli animali ma "a distanza", ho odiato e amato ciascuno di loro senza mai avvicinarmici troppo. Certo, a volte erano loro che, svolazzando per casa, mi usavano come trespolo, ma se potevo, ecco, evitavo contatti. Con alcuni di loro ci ho fatto delle chiacchierate che manco con la mia migliore amica. Alcuni, soprattutto l'Ara e un simpatico Cinerino (Pipo, quello in foto), avevano un vocabolario che farebbe invidia a Totti, e parlarci era un piacere anche se a volte andavano un po' fuori tema.

- Ciao Tom
- Ciao Ari
- Tom non sono Ari, sono Simona. Ari è un pappagallo.
- Ciao Ari
- Vabbè ok. Che hai fatto oggi?
- Driiiin. Pronto? M-mh, m-mh, m-mh... Ok. Ciao
- Ah, ha telefonato qualcuno? Interessante. E chi era?
- Brutto stro...!
- Tom! Ma chi te l'ha insegnato?
- Ari.
- Ah ecco immaginavo. Non devi più frequentarlo quello hai capito? E' piccolo ma fetente!

E cose così. Quello che più mi ha colpito quando ho cominciato a conoscere questa specie è che, a differenza di quanto mostrato in film/fumetti/fiabe/cartoni animati, i pappagalli non si limitano a ripetere quello che dici. Anzi non lo fanno mai. Proprio come i bambini, registrano e imparano quello che dici per poi ripeterlo magari giorni dopo, in un contesto che a loro sembra appropriato. Tom, per esempio, aveva il trespolo accanto al telefono di casa e quindi aveva imparato la trafila di una telefonata tipo. 

La Gnoma invece in questi giorni sta attraversando una fase pappagallo inteso come pappagallo Loreto della tv che ripete a macchinetta quello che dici. E la cosa mi diverte. Se trova una parola o un verso interessanti, prova subito a ripeterli.

- Emma andiamo a nanna?
- Nannnnnnna, nan-na.... naaaaanna...

Trovo la cosa adorabile e stupefacente. E penso anche che da oggi in poi, forse, è il caso di eliminare il turpiloquio dal mio vocabolario. Cazzo devo avvertire mia madre!

3 commenti:

  1. Ahahahahah io ho una calopsite è un maschio e si chiama Freccia è la mascotte delle vecchiette del condominio.
    P.s: Simo ti ho fatto richiesta di amicizia su facebook accetta (Cognome strano tedesco con l'h) baci a Emma Loreto
    fede

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    Risposte
    1. Ho avuto anche un paio di Calopsite, belle anche se fetenti (non amavano le coccole e beccavano che è una meraviglia)! Richiesta accettata ;-)

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    2. Ok allora l'unica calopsite leccaculo che esiste è il mio ;-) grazie per la richiesta. Fede

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