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lunedì 8 luglio 2013

Toc toc

E' disperata, ma noi non demordiamo. E' quasi ora di cena, i miei suoceri stanno preparando il gnocco fritto e costi quel che costi quell'ammasso di grasso, sale e carboidrati deve assolutamente finire nel mio stomaco. La Gnoma è fatta persa di sonno ma non ci sta, e urla come se la stessimo sgozzando. 

"I miei hanno un lettino-box da campeggio in camera da letto, mettiamola lì" propone Marito. Prepariamo il lettino, ci ficchiamo la Gnoma, le stampiamo un bacio in fronte e usciamo dalla camera, chiudendo la porta alle nostre spalle. Ci appostiamo davanti alla porta per qualche secondo, giusto per sentire se è ancora viva. Non ci sono dubbi che lo sia: le urla arrivano al paese vicino. 

Poi, all'improvviso, il silenzio. L'idilliaca immagine di una tavola imbandita con gnocco fritto e salumi che comincia a stagliarsi nella mia mente, però, viene bruscamente interrotta da un suono inaspettato.
TOC TOC.

Oh bella, qualcuno bussa alla porta. "Chi è?" chiedo aprendo la porta della camera da letto. Nessuno risponde e il mio sguardo incontra il vuoto. Qualcosa mi tocca le gambe. Abbasso lo sguardo e trovo lei, la gnoma. 

"Oh mio dio, è riuscita a scendere dal lettino da sola" diciamo quasi all'unisono io e Marito, guardandoci terrorizzati negli occhi, consapevoli che la nostra vita non sarà più la stessa.

1 commento:

  1. Questa bambina mi rende sempre piu' orgogliosa!
    Nonna P

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