Ma che belli questi weekend pre-parto, in cui il mio corpo si prepara a vivere il travaglio e la mia testa ancora si rifiuta di crederci. Ieri mi sono lasciata scappare una frase che ormai mi ronza nel cervello da tempo: "Il mio corpo non è fatto per ospitare un altro essere vivente... Io voglio stare sola!". Sì lo so, un mostro, sono un mostro. Però Mamma ha ammesso che lo pensava anche lei quando era incinta. Sì lo so, anche lei è un mostro. Oppure, la butto lì, siamo solo sincere. Comunque, il mio weekend.
Sabato sera io e Marito, che ci eravamo già giocati la carta cinema nel pomeriggio (ci siamo fatti un paio di flebili risate con 'Benvenuti al Nord') e che avevamo ricevuto un paio di buche da amici malati o incompatibili con le condizioni climatiche di questi giorni, ci siamo accomodati sul divano con Gatta per darci al film d'autore. Un po' di cultura, ogni tanto, non può far male. Ed ecco scorrere sul nostro schermo, per due interminabili ore, La Talpa, capolavoro di Tomas Alfredson. Il dialogo più interessante del film? Quello che si è svolto tra me e marito sui titoli di coda:
MARITO: Mah...
IO: Zzzzzz... eh? Che c'è? Che succede? E' finito?
MARITO: Per fortuna sì....
IO: Ehm... posso farti una domanda? Ma... chi era alla fine la talpa?
MARITO: Boh, credo quello a cui hanno appena sparato.
IO: Ah.
MARITO: (...)
MARITO: Boh, credo quello a cui hanno appena sparato.
IO: Ah.
MARITO: (...)
IO: (...)
MARITO: Senti ma sono io oppure.... in questo film non si capiva un cazzo?!
IO: Volevo domandartelo anch'io! Per tutto il Primo Tempo mi sono chiesta se fossi scema e per tutto il Secondo Tempo ho dormito!
MARITO: Non potevi dirmelo?! Io lo guardavo solo perché pensavo che a te piacesse e che fossi rincoglionito io!
IO: Idem.
MARITO+IO: Siamo due idioti.
Ci siamo dovuti guardare due ore di cretini che si esibivano a Italia's Got Talent per riprenderci dall'eccessiva dose di cultura assunta. In effetti certi programmi sono in grado di farti sentire tanto, tanto intelligente. Ci vogliono anche quelli, ogni tanto.
Comunque. Domenica è stato il compleanno di Mamma alias Nonna P (anche se ufficialmente ha 38 anni da quando ho memoria) che ci ha portati tutti in un ottimo ristorantino biologico in quel di Bergamo. Quei gnocchi verdi al caprino non li dimenticherò mai.
Tornati a casa però il morale si è infilato sotto ai piedi, e ci è rimasto. Colpa dell'Inter, che si è lasciata beffare per più di 90 minuti dalla Roma prendendo 4 pere, e della Gnoma, che non fa che ricordarmi della sua esistenza. Dopo le solite contrazioni indolori, ecco giungere un dolore ai reni ancor più sgradevole del quarto gol della Roma. Che si trattasse delle contrazioni di Braxton Hicks, di una colica renale o delle conseguenze dello zuccotto che Mamma ci ha servito al ritorno dal ristorante, non mi è dato saperlo. Fatto sta che per fortuna anche questo weekend è andato. Comincia una nuova settimana di lavoro in attesa del Grande Arrivo.
Anna dice:
RispondiEliminaEravamo noi gli amici malati! Che influenza schiacciante..ne sto resuscitando solo ora.
Mi hai deluso... la talpa è un film maestoso ed elegantissimo! Tomas Alfredson non è il solito regista da blockbuster pronto ad impugnare una macchina da presa per guadagnare qualche dollaro in più. E tu dici che la cultura fa male...
RispondiEliminaQuella sera ero DECISAMENTE stanca, in tutti i sensi... Mi spiace averti deluso. Sono un'amante del cinema, sono laureata in "Cinema, tv e produzione multimediale"! Però ci sono certe serate in cui la testa e il fisico proprio non ce la fanno ed è meglio dedicarsi ad altro. Tutto qua.
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