Il dolore regna in me sovrano

Che male, porca vacca lurida belga. E io che 'speravo' si trattasse di coliche renali... "Lì non ci sono i reni", mi ha rivelato proprio ieri sera la ginecologa. Già, quelli sono più in alto. Quelle che sento da domenica sera si chiamano contrazioni preparatorie.

Riesco a stento a stare in piedi, fare un respiro completo è diventata un'impresa, auto-convincermi a trattenere un urlo ogni volta che cambio posizione è quasi impossibile. E tutto questo non è minimamente paragonabile a quello che proverò quando comincerà il travaglio vero e proprio! Vabbè, ragazzi, è stato bello ma io... mollo qui. Ci rinuncio. Ho cambiato idea. Niente gnoma. In fondo non sarei mai stata una brava mamma. Insomma... non avete idea di quanti pesci io sia riuscita a far fuori da quando ho l'acquario. Mica vorrete mettermi in mano una bambina?! No, no, niente da fare. Col cazzo che partorisco. Non so come, ma devo trovare il modo di tornare indietro. Dove minchia sta il tasto REWIND?!

"E' una bella bimbotta" ha aggiunto poi la ginecologa guardandomi la pancia. E io che speravo che almeno fosse un po' più piccina del previsto... e invece no. Dovrò far uscire dal mio corpicino "una bella bimbotta" il che, secondo me, in linguaggio non-medico significa "una budriona". Ma come diavolo fa a essere diventata un torello se io nelle ultime 3 settimane non ho preso manco un etto (cosa assolutamente impossibile nel corso del nono mese, a meno che il bambino non abbia smesso di crescere)?!

Insomma, la visita di ieri sera è andata bene. Tecnicamente parlando. Però mi ha terrorizzato. "Eh mi sa che ci siamo" ha detto sorridendo la dottoressa mente tastava la testolina (non vi dico passando da dove) alla gnoma. Marito, futuri nonni e amici festeggiano: la piccola arriverà da un momento all'altro! Yuppiiiii! Già. Però io non riesco a non pensare che se per gli altri la gnoma "arriverà", "comparirà" così dal nulla, a me il lieto evento (lieto?!) non verrà annunciato con una semplice telefonata!

Io non ho voglia, davvero, NON NE HO VOGLIA! Non riesco nemmeno a reggermi in piedi, come diavolo farò a... Ok, niente panico. Lo hanno fatto tutte. Non è (quasi) mai morto nessuno. E poi... e poi c'è anche una bella notizia! Già, la dottoressa mi ha promesso che presto contrazioni, sciatalgia, pubalgia e dolori vari spariranno nel nulla: mi basterà... partorire. Ma un bel Buscopan no eh?

le palle di San Paolo

P.S. Meno male che nel frattempo Marito mi vizia. Ieri sera ha preparato l'alternativa farlocca alle celeberrime "Palle di Frate Giulio" di mia madre. Mancavano due o tre ingredienti alla ricetta, ma Marito, andando per similitudini, ha creato una ricetta tutta nuova, tra l'altro riuscitissima. Ispirandoci a Mamma, che da eretica doc dà ai suoi dolcetti nomi come quello sopra citato, abbiamo deciso di battezzare queste gustose palline di ricotta e cacao "Palle di San Paolo" (il santo del giorno di ieri). Buonissime! E bravo Marito...