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mercoledì 8 febbraio 2012

L'Ultima Cena (fuori): pizza e cinema, un classico

Un classico intramontabile: pizza & cinema. Ieri sera io e Marito, per festeggiare il nostro mesiversario (eh già, noi festeggiamo ancora i mesiversari e allora?!), siamo andati a cena fuori, forse per l'ultima volta "da soli". Se però di solito ci imbarchiamo in lunghi viaggi in quel di Milano per provare qualche ristorantino straniero, ieri, per esigenze di vicinanza e parcheggio, ci siamo spostati di soli 6km e siamo andati in un paesino sperduto a provare una nuova pizzeria: Quei Bravi Ragazzi.

Erano secoli che io e Marito non ci facevamo una pizza fuori: di solito il nostro motto è "pagare solo per qualcosa che non mangeremmo mai a casa". Ma ieri ero continuamente scossa da incredibili contrazioni (per fortuna indolori) che mi facevano diventare la pancia di marmo ogni due minuti circa e non riuscivo a camminare per più di qualche metro. Quanto mi son sentita vecchia...

Comunque. La pizzeria in questione ci era stata consigliata dal parrucchiere che ci ha "sistemato" sabato mattina, prima che cominciasse il nostro weekend a suon di talpe, goal e contrazioni. Parrucchiere che, tra l'altro, abbiamo ritrovato seduto a uno dei tavoli del ristorante! 

La pizzeria è nota e rinomata (anche se in realtà è nuovissima) per lavorare solo con il lievito madre, preparando la pasta per le pizze almeno 48 ore prima di servirla (anzi, se si telefona prima ti servono anche quella di 72h). Il che dovrebbe rendere la pizza molto più leggera e digeribile. I simpaticissimi proprietari ci hanno spiegato a lungo e con orgoglio il loro procedimento e la loro filosofia.

Tant'è che, fiduciosi nella leggerezza dell'impasto, ci siamo detti: "Beh se la base è tanto digeribile... perché prendere la solita Margherita? Sbizzarriamoci con gli ingredienti!". La scelta era davvero vasta ma io mi sono lasciata tentare dalla pizza che portava il nome del locale che era a base di mozzarella, pancetta, noci e miele! Non vi dico che bontà.

Tutti soddisfatti, ci siamo fatti poi un paio di risate al cinema con una commedia italiana e siamo tornati a casa da Gatta, che ci attendeva davanti alla porta, spazientita per l'ora tarda.

Bene. Sarà la gravidanza, sarà l'ansia per il parto imminente, sarà che forse gli ingredienti scelti ieri non erano esattamente "leggeri" ma... io, che di solito digerisco anche i topi morti, ho passato una notte infernale. La pizza di ieri mi si è riproposta per tutta la notte e ancora non ne vuole sapere di dichiararsi vinta e concludere il suo percorso. Ma non era la pasta più digeribile della provincia Est di Milano?! Anche Marito mi ha confessato di non essere riuscito nell'ardua impresa di "mandar giù tutto" e ci mancava poco che stamattina al posto del solito the caldo non ci facessimo due lattine di Coca a testa.

Concludendo: consiglierò sicuramente il posto perché è innegabile che le pizze sono ottime e l'accoglienza è davvero speciale. Ma non andateci se, sullo stomaco, avete altro che vi pesa (tipo l'angoscia di dover afferrare una valigia da un momento all'altro per correre in ospedale). O almeno non ordinate una pizza a base di pancetta, noci e miele!

2 commenti:

  1. cavolo... mi ispira proprio questa pizza con pancetta, noci e miele... quasi quasi ;o)!!
    Come si chiama il posto?
    Forza che la gnoma vuole conoscere mamma e papà, adesso!! E vai tranquilla che sarete bravissimi!!
    Bacione one
    Sere

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Signorina, un pò di attenzione, la prego. Il nome del locale (con tanto di link al sito) è chiaramente indicato alla fine del primo paragrafo! Uff....

      Elimina

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