Google+ Google+ Google+

giovedì 12 gennaio 2012

Maledetto "istinto del nido"...

"Dicesi istinto del nido un fenomeno naturale ben documentato che prevede, nelle ultime settimane di gravidanza, un incontrollabile desiderio di mettere in ordine la casa e di preparare 'il nido' per il nuovo arrivo. È un istinto primario e le femmine di tutto il regno animale lo avvertono. L'istinto del nido può essere un indicatore che il travaglio non è così lontano". Maledizione: ce l'ho!

Come quel noto comico di Zelig che urlava "Le so tutte!" io potrei tranquillamente proclamare "Ce le ho tutte!". Già. Non c'è sintomo della gravidanza che mi sia sfuggito (istinto materno e macchie cutanee a parte). Pensavo però che il famoso istinto del nido me lo sarei evitato, credevo di essere immune dannazione! E chi segue questo blog si sarà fatto la stessa idea leggendo post in cui raccontavo che impresa fosse per me sistemar casa in vista di una cena con le amiche...

E invece no. Negli ultimi giorni sono come impazzita: ho fatto lunghe liste di tutto ciò che potrebbe servire alla Gnoma una volta nata e ho addirittura preparato... la borsa per l'ospedale! Ho speso una follia tra vestitini, accessori, pannolini, termometri ecc. (e tra l'altro mi rendo spesso conto di aver preso solo un quinto di ciò che mi servirà per la bimba), ho voluto preparare la sua cameretta sconvolgendo lo studio di Marito e preparandole il suo personalissimo guardaroba

Oggi però credo di aver raggiunto l'apice. Sì perché il maledetto istinto del nido comprende, oltre al desiderio di organizzazione la casa in vista del nuovo arrivo, anche quello di pulire e igenizzare tutto ciò che verrà in contatto col sacro infante. Un disturbo ossessivo-compulsivo che immagino durerà solo qualche mese. Ho visto mamme spruzzare Amuchina davanti al loro bebè che gattonava per la stanza. E ho visto le stesse mamme, dopo qualche mese, osservare con noncuranza il loro piccolo che condivideva il gelato con il Labrador del vicino.

Questo pomeriggio, tra un articolo e una call, ho trovato il tempo e la voglia di fare... l'indicibile. Chi mi conosce strabuzzerà gli occhi e rileggerà più volte la frase seguente pensando di non aver capito bene.

Io, Simona Redana, la stessa Simona che non ha lavato i vetri delle finestre della sua casa nuova per i primi due anni, la stessa Simona che sistema casa solo quando ha ospiti (circa tre/quattro volte l'anno), la stessa Simona che stava per chiamare il tecnico della lavastoviglie perché non aveva idea che ogni tanto il filtro andasse lavato, io... ho pulito... le fughe delle piastrelle del bagno!!!

No, davvero. Le fughe delle piastrelle del pavimento del bagno! Se Marito fosse entrato senza bussare all'improvviso nel mio bagno (cosa che fa puntualmente e che temo continuerà a fare finché non vedrà qualcosa che lo traumatizzerà a vita) mi avrebbe trovata sdraiata a terra, in lotta con la Gnoma che non gradiva certe contorsioni, con una spugnetta abrasiva in mano e il CIF nell'altra mentre grattavo furiosamente tra le piastrelle sotto al WC sospeso.

Domani mi pentirò amaramente della follia di oggi: già ora la mia povera schiena invoca pietà. Beh, almeno ho scoperto che le fughe del bagno non sono affatto marroni ma bianche! E sono solo tre anni che vivo in questa casa.

2 commenti:

  1. ahahaahah!!! Simona!!!! siamo gemelle separate alla nascita!!!!

    oddio che ridere.

    ciao!

    chiara

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Allora avrai anche tu un pavimento del bagno scintillante! Comunque ora che la Gnoma ha un mese le fughe sono tornate marroni..

      Elimina

Google+