Insonnia in gravidanza: è la Natura che lo vuole. Ma vaff...

"Mi raccomando, riposati adesso che appena nascerà la piccola non dormirai più di due ore consecutive la notte!": ecco il tipico consiglio di chi, evidentemente, non ha mai avuto figli o magari ne ha, ma si è dimenticata certi aspetti della gravidanza che, come il dolore del parto, vengono cancellati dalla nostra memoria per permetterci di continuare a proliferare e salvare la specie. Notizia bomba: durante gli ultimi mesi di gravidanza dormire è un'impresa! 

Come insegnano al corso di preparazione al parto che sto frequentando con Marito, la Natura (quella marrana) ha fatto in modo che le donne in dolce attesa negli ultimi mesi di gravidanza assaporino le "gioie" delle prime notti col bebè, quando dormire diventa un miraggio. E' tutto calcolato: qualche settimana prima del lieto evento le gravide dormono pochissimo la notte, ma hanno anche la straordinaria capacità di concedersi qualche pisolino durante il giorno per recuperare il sonno perduto (cosa che dovranno fare appena nascerà il piccolo, cercando di abituarsi ai suoi stessi ritmi di sonno-veglia). In condizioni "normali" riesce invece abbastanza difficile dormire "a comando" durante il giorno. Una donna incinta però può farlo, anzi dovrebbe farlo.

Già. Perché Dio/la Natura ha creato il corpo della donna perché potesse "partorire con grande dolore" e quello dell'uomo perché potesse "lavorare con gran sudore della fronte". Ma ora le cose son cambiate, almeno per noi femminucce, a cui tocca sia partorire con dolore che lavorare con sudore. Di conseguenza il meraviglioso processo di cambiamento del ritmo sonno-veglia non si addice più ai nostri ritmi di vita. Le 8 ore di lavoro prevedono a stento una pausa-caffè, figuriamoci due o tre pause-nanna!

Nelle ultime settimane e in particolare nelle ultime notti, combatto con una feroce insonnia e una Gnoma che pretende che io cambi posizione al massimo ogni due/tre minuti, non di più. Se non lo faccio, la piccola Jackie Chan sa bene dove colpire per far più male.

Se poi anche Marito ha qualche problema a dormire, come è successo per esempio ieri sera, le nottate si fanno tragiche. Se infatti io sono abbastanza rassegnata al mio destino, Marito non sopporta proprio il fatto che ogni tanto ci mette più dei suoi canonici 45 secondi per addormentarsi. E così è un continuo girarsi e rigirarsi nel letto, sbuffando rumorosamente per palesare il suo disappunto e tirando le coperte a destra e a sinistra. Quando poi lo sento sussurrare "Dormi?", proprio non ce la faccio a mentirgli simulando un russare sommesso. Segue quindi chiacchierata notturna che immancabilmente rende entrambi ancora più svegli e ci allontana sempre più dalle accoglienti braccia di Morfeo.

Insomma, al prossimo che mi consiglia di riposare più che posso prima del parto, giuro, gli metto le mani addosso. Non uccidere il prossimo, non uccidere il prossimo, non uccidere il prossimo...