Orrore e raccapriccio. Ieri mattina, alla fine del corso pre-parto (per intenderci, quello in cui ho dato spettacolo raccontando la mia teoria sul perché del dolore in travaglio), l'ostetrica che ci ha fatto fare i classici esercizi per allenare il perineo (quelli che andrebbero fatti "10 minuti al giorno per tutta la vita" e che le donne fanno SOLO durante i corsi pre-parto), ha avuto la brillante idea di portarci a vedere le sale parto dell'ospedale.
Gran bella trovata. No no, geniale direi. Già mentre telefonava in reparto abbiamo sentito che dalla cornetta usciva una vocina che le diceva "Forse in questo momento è meglio di no....". Vocina che la ragazza ha bellamente ignorato come faceva Pinocchio col Grillo Parlante.
Una volta salite al temutissimo 7°piano del San Raffaele, siamo state accolte dalla urla strazianti di una donna in travaglio (che tra l'altro si trovava dall'altra parte del reparto....). La mia faccia è diventata, insieme a quella delle mie compagne di corso, più bianca di quella di Michael Jackson (da morto). Ci siamo bloccate tutte alle porte dell'ascensore, chi deglutendo rumorosamente, chi tenendosi al muro per non crollare a terra, chi maledicendo mentalmente il proprio marito.
L'ostetrica ci ha guardato divertita e ci ha spiegato che si trattava solo di "urla da periodo espulsivo". Ah beh, allora... Ci ha raccontato che, più che urla di dolore, si trattava di urla da sforzo, un po' come quelle che fanno gli sportivi. Diciotto sopracciglia alzate mi hanno fatto capire che anche le mie compagne non erano state esattamente rassicurate da questa simpatica teoria.
Comunque il tour è proseguito. Ecco la saletta in cui le donne che sono state sottoposte a un'induzione attendono pazientemente che cominci il travaglio. Alla vostra destra la sala dei monitoraggi e delle visite. Più avanti il bagno. E qui la sala parto.
Un piccolo sgabuzzino scuro e triste ci ha accolto, mentre l'ostetrica chiudeva di corsa la porta perché l'urlatrice aveva ricominciato a strillare (che manco Maria Callas). Forse avevamo visto tutte troppi film con sale parto rosa piene di cuscini e fiori, ma certo non ci aspettavamo tanta tristezza. Ci è stato anche mostrato un intricato lettino smontabile e trasformabile, pieno di sbarre, appigli, manovelle e appoggi (Mister Ikea ne inventerà presto uno simile che venderà a 19,90€, ne sono sicura) sul quale teoricamente dovremo assumere le mille posizioni che ci hanno illustrato durante il corso.
Unica nota piacevole della mattinata: l'ostetrica, per mostrarci il nuovo macchinario per i monitoraggi senza fili, ha chiesto chi volesse sentire il battito del proprio bambino. Io ho alzato la manina e dopo pochi secondi ho sentito quel clompiticlompiti che assomiglia molto al rumore degli zoccoli di un cavallo al galoppo ma che in realtà era il cuoricino della gnometta. "La tua bimba sta bene, è in ottima forma!" mi ha annunciato sorridente l'ostetrica. Volevo chiederle di verificare se anche il mio cuore fosse ancora in funzione dopo il trauma appena subito, ma ho evitato.
All'uscita dalla sala parto abbiamo visto un'altra ostetrica attivarsi e fondarsi nella sala dalla quale provenivano le urla di Maria Callas. Un secondo dopo le grida erano cessate. L'idea che ci siamo fatte io e le mie compagne mentre uscivamo dal reparto era che qualcuno avesse messo un cuscino in faccia a quella povera donna. "Mi è passata la fame" ha ammesso qualcuna in ascensore. E noi altre, silenziosamente, abbiamo annuito partecipi.
Subito dopo la fame ti è tornata però...ti sei sbranata un bell'hot dog!!
RispondiEliminaL'ho ingurgitato a forza perché se no ti incazzavi e non mangiavi nemmeno tu, caro Marito... Poi in auto stavo per vomitarlo. Notato che non ho proferito parola per le successive due ore? Era per non lasciar vie d'uscita al panino.
RispondiEliminaIo ho appena visto la sala parto di S.raffaele. sono rimasta molto male vedendo in corridoio le mamme che hanno appena partorito... Bruttissimo , perchè ti rovinano un momento così bello ed intimo come 2 ore di post partum ( di cui fanno tanta pubblicità), dove dovresti essere solo tu e tuo bimbo ed ev tuo compagno,dove bambino migra sulla tua pancia per attacarsi al seno... e dove c'è il passaggio di gente. Ma si può fare???!!! A spaerlo prima avvre sceltu un'altro ospedale per partorire.
RispondiEliminaCiao, hai perfettamente ragione. Se leggi il mio post sul parto vedi che anch'io mi sono ritrovata nell'imbarazzante situazione di ritrovarmi in questa specie di corridoio con la piccola appena nata, mio marito e un via vai continuo di ostetriche e infermieri e... il marito di un'altra partoriente seduto a fianco a noi!!!
Eliminasempre più convinta della mia scelta!!!
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