Gnoma malefica ti prego esci da questo corpo (con delicatezza, magari), liberami dal male, lasciami in pace! Ti adoro, sono sicura che ti amerò per tutta la vita e che ti troverò bellissima anche se peserai 180kg e ti considererò un genio anche se in matematica avrai 4 (come la mamma) e che amerò perfino il puzzo della tua cacca santa, ma sinceramente non riesco più a sopportare la tua presenza dentro al mio corpicino spossato.
E vabbè, l'ho detto. Che madre degenere, che mostro immondo che sono. Ma come? Non riesco nemmeno a godermi le gioie della dolce attesa? L'emozione di avere una vita che cresce dentro di me? La magia di questo legame speciale che mi lega alla mia bambina per 9 meravigliosi mesi prima che lei diventi proprietà del mondo? MA ANCHE NO.
Ragazze non-ancora-mamme, non lasciatevi ingannare. La gravidanza FA SCHIFO, è dolorosa, è scomoda, ti debilita, ti toglie tutte le forze, ti isola dal resto del mondo, ti rende attraente come un Barbapapà, ti fa sentire per 9 mesi come se avessi 38 di febbre dalla mattina alla sera, ti dà disturbi talmente imbarazzanti e umilianti che non ne parli con nessuno, non ti fa dormire la notte. Se durasse anche solo un mese in più, a mio parere, sarebbe mortale. E il bello è che è tutto normale, fisiologico, amano dire i medici (fisiologico = fa male ma non ti puoi lamentare).
Le mamme, le nonne, le amiche, la società intera ti vende la gravidanza come se fosse l'esperienza più bella ed emozionante che tu possa vivere in tutta la tua vita. Il che è la balla più colossale inventata dall'essere umano dopo la storia del Paradiso e dell'Inferno. Ma, come quest'ultima, è una balla necessaria perché serve a far sì che il genere umano non si estingua.
Ok, oggi sono incazzata e stanca. Avrò dormito 3 ore, e pure male. Non c'è posizione in cui il mio corpo trovi pace, sono un'anima in pena, sono stanca morta e nonostante tutto la mattina mi devo svegliare (termine errato, perché per svegliarsi bisognerebbe prima aver dormito), vestire, truccare e devo affrontare il mondo, il lavoro, gli impegni quotidiani, la vita sociale, le difficoltà e gli imprevisti della vita (come, non so... il funerale di un nonno, per dirne una), il rapporto con Marito, i lavori domestici e i problemi economici come se niente fosse.
Se avessi davvero 38 di febbre me ne starei a casa sul divano a guardare vecchie serie tv con una minestrina calda e qualche coccola da chi mi vuole bene. Peccato che io mi senta molto peggio di quando ho una semplice influenza, ma... non ho la "giustifica", come si diceva ai tempi della scuola. Oggi ho la faccia della protagonista dell'Esorcista (quella del secondo tempo del film) e devo, nell'ordine: fare una rassegna stampa, scrivere qualche articolo, formare una nuova assunta, presentarmi al corso pre-parto (sorridente), tornare a casa, cercare di non uccidere il gatto, preparare una mailing list per un nuovo cliente, diffondere un comunicato stampa, dare una sistemata alla casa e chiamare il laboratorio di analisi per sapere se sono pronti i risultati dell'ultimo salasso. Ah, e Marito mi ha appena appena ricordato che devo anche fargli il bonifico mensile della mia metà di mutuo.
E tra le altre cose oggi devo fare tutto questo cercando anche di non stancarmi troppo perché partorire prima del tempo significherebbe, per me, dover anticipare i miei 15 preziosissimi giorni di maternità e non potermi permettere di pagare la mia metà del mutuo il mese prossimo. Evviva le donne moderne.
P.S. inutile aggiungere che, come tutte le donne al nono mese, oltre a desiderare ardentemente che la gnoma ceda il posto ai miei organi, sono invasa notte e giorno da un costante terrore del parto che è sempre più vicino e inevitabile. Il che non è esattamente come quando, stanche e distrutte dal lavoro, contiamo i giorni che ci separano dalle vacanze.
P.S. inutile aggiungere che, come tutte le donne al nono mese, oltre a desiderare ardentemente che la gnoma ceda il posto ai miei organi, sono invasa notte e giorno da un costante terrore del parto che è sempre più vicino e inevitabile. Il che non è esattamente come quando, stanche e distrutte dal lavoro, contiamo i giorni che ci separano dalle vacanze.
Dai Simo, stringi i denti che manca pochissimo!!
RispondiElimina...ma davvero non vuoi che ti veniamo a trovare in ospedale :_( sigh sigh....
Bacione
Sere
Sere non è che "manca pochissimo" mi consoli più di tanto... Mancasse pochissimo alle vacanze capirei, ma manca pochissimo al giorno in cui soffrirò atroci dolori e verrò squartata in due, incannulata, punta da aghi enormi e ricucita. Sai che bello attendere una giornata del genere!
EliminaNiente visite in ospedale, anche perché si rimane lì solo il giorno del parto e quello successivo, poi subito a casa. E' inutile che veniate lì, venite direttamente a casa! Portate viveri e beni di conforto, mi raccomando. Anche perché, come sai, molto probabilmente nevicherà.
pensa ai boschi Simona e anche alle foreste. Non senti una certa tranquillità crescere??? ;-) sei proprio brava a scrivere, mi sono divertita molto (e ho anche rivissuto molto) con questo post.
EliminaPanz, hai ragione. Anzi, cercherò di essere socialmente ed ecologicamente utile sotterrando la placenta in un bosco dopo il parto... dicono che sia un ottimo fertilizzante! Hehehe... evviva l'innovazione sociale!!!
EliminaMai detto/venduto/pensato/sperato che la gravidanza possa essere l'esperienza più bella e gratificante di una donna: MA SIAMO IMPAZZITI???????????? Però, davvero, ci sarà un momento che penserai che ne valeva la pena e ti ritroverai (magari non subitissimo) in questa situazione. Ah, preparati: sta nevicando...
RispondiEliminaNonna P
Occazzo. Brutto, pessimo segno.
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