Podofobia: i piedini della Gnoma mi hanno guarito!

E dire che a me i piedi hanno sempre fatto schifo. No davvero, non sto scherzando e nemmeno esagerando. Se nel mondo il feticismo del piede si sta diffondendo a macchia d'olio (provate a digitare su Google il nome di una serie di sexy star della tv o del cinema... lo stesso motore di ricerca vi suggerirà come successiva chiave "piedi"), io come al solito faccio eccezione, soffrendo di una curiosa forma di podofobia. 

I piedi mi fanno semplicemente schifo. E non solo i piedi che oggettivamente farebbero vomitare il pranzo di Natale a chiunque (quelli con le unghie sporche, lunghe e non curate, quelli pieni di calli, quelli che puzzano anche da lontano, quelli con la pianta nera, quelli pelosi, ecc-ecc-fatemi-smettere-se-no-vomito), ma anche quelli puliti, perfetti e curati che la gente trova addirittura sexy! 

L'estate è il periodo peggiore per questa mia (stupida) fobia: il sandalo che lascia scoperto il piede accaldato è il mio peggior nemico. E dire che il ribrezzo non riguarda solo le estremità degli estranei: non riesco ad avvicinarmi nemmeno ai piedi di Marito e faccio addirittura fatica ad avere a che fare con i miei! Se poi vengo toccata da un paio di piedi (chessò, a tavola, a letto mentre dormo, ecc.) mi prende un senso di nausea pazzesco: fosse per me mollerei tutto e andrei a lavarmi il punto toccato con l'amuchina e il guanto di crine.

Comunque. Tutto questo per dire che quando è nata la Gnoma ci ho messo un po' a scoprirle i piedini e a guardare da vicino com'erano fatti. La prima volta che li ho visti Emma avrà avuto 3 giorni, al nido dell'ospedale non facevano entrare nessuno perché era tardi (non uccidere le puericultrici, non uccidere le puericultrici, non uccidere le puericultrici...), la gnoma puzzava da fare schifo e io e Marito abbiamo dovuto cambiarla per la prima volta da soli. Ed eccoli lì, raggrinziti e con le unghiette blu per il freddo, i piedini della mia bambina! Nessuno schifo, nessuna sensazione di nausea, solo due pupille a cuoricino.

Nei giorni successivi quei due cosini si sono riempiti e trasformati in due adorabili piedini perfetti e cicciotti che ho addirittura cominciato a coccolare e... sbaciucchiare! A volte mi ritrovo a toglierle apposta i pantaloni della tutina per poterli rimirare un po'.

E così, ecco che guarisco dalla podofobia (ma solo nei confronti della gnoma) ed ecco che mi prendo un'altra ben più seria malattia: la mammitudine.