... dormire due ore (non consecutive) per notte e comunque, ogni mattina, accogliere con un caloroso "Buongiorno amore mio" il responsabile della notte insonne;
... truccarsi prima di uscire (siamo sempre giovani donne!) rinunciando però al rimmel, che impiega troppo tempo ad asciugarsi;
... scrivere email con una mano sola perché con l'altra si sostiene un minuscolo essere avvinghiato alla nostra tetta;
... divertirsi a leggere i racconti sul parto delle altre neo-mamme pensando "Uff... esagerate....";
... ritrovarsi a fare un tifo indiavolato per qualcuno che sta tentando di fare la cacca;
... fare confronti tra la propria forma fisica e quella della showgirl argentina paparazzata da Novella 2000 che ha partorito più o meno nel nostro stesso periodo;
... rinunciare per tutto il periodo dell'allattamento a maglie e camicette senza bottoni;
... trovare A-DO-RA-BI-LI rutti e scoregge, se provengono dal proprio pargolo;
... soffermarsi a osservare il proprio bambino pensando "Ma davvero sto coso ce l'avevo nella pancia? Ma come diavolo ne è uscito? E' fisicamente impossibile!";
... esaltarsi indossando un paio di vecchi jeans attillati;
... trovare pezzetti di cacca nel lavandino di design del bagno;
... rischiare l'infarto per aver scambiato un filo staccatosi dal maglione per una smagliatura in formato gigante;
... pensare con orrore all'eventualità che un parente venga a trovarti a casa senza avvisare con quelle 8-9 ore di anticipo necessarie a dare una parvenza di civiltà al vostro appartamento e ai vostri capelli;
... tastare con un dito il proprio pargolo dormiente per verificare se è ancora vivo;
... passare due ore a far riaddormentare un bambino incazzato nero per essere stato svegliato da un dito molesto;
... rinunciare al filmetto serale sostituendolo con la puntata di una serie tv che dura meno;
... non riuscire nemmeno a finire la puntata di una serie tv;
... aver voglia di uccidere e sbaciucchiare il proprio bambino contemporaneamente;
... sentire terribilmente la mancanza del proprio bambino e riguardarsi con nostalgia le sue foto sul computer mentre lui dorme beatamente... nella stanza accanto;
... passare una decina di giorni dopo il parto a curare maniacalmente l'igiene del proprio bebè riempiendo il fasciatoio di garze, bende sterili, fialette di fisiologica, boccette di acqua ossigenata, creme per il sederino, ecc. per poi passare a un più moderato cambio-del-pannolino-con-spruzzata-di-borotalco fino ad arrivare al più classico ti-cambio-solo-se-la-puzza-diventa-insopportabile-e-se-siamo-a-casa-da-soli-manco-quello;
... cominciare a sudar freddo notando uno sguardo da "'mo m'incazzo" negli occhi del vostro bambino quando siete in pubblico;
... portare il piccolo negli stessi posti che si frequentavano quando non si era ancora mamma e si diceva "Ma la gente con i figli deve proprio venire a rompere i coglioni qui? Non possono, chessò, andare al parco giochi o in qualche altro posto per famiglie?!";
... avere due tette da pin-up ed essere consapevoli che purtroppo sarà solo a tempo determinato;
... avere due tette da pin-up ed essere consapevoli che purtroppo sarà solo a tempo determinato;
... ritrovarsi per la prima volta a condividere il bagno con una persona che ha molti più cosmetici di voi;
... avere il cellulare pieno di foto di vostro figlio e mostrarle con orgoglio non solo agli amici ma anche ai colleghi di lavoro, al proprio capo, al panettiere, alla ginecologa, al farmacista e a quel signore col cappello dall'altra parte della strada che non conosco ma ha la faccia di uno che vuole assolutamente vedere mio figlio che fa il bagnetto;
... pensare a quanto impiegheremmo a staccare l'ovetto dalla base auto, tirar fuori la struttura del passeggino dal bagagliaio, montare l'ovetto sul passeggino e legarci sopra un bambino indiavolato, il tutto solo per fare una veloce sosta in farmacia e... decidere di prendere semplicemente il pupo in braccio così com'è e fanculo il passeggino;
... vedere con orrore il proprio pargolo che rigurgita sul nostro cuscino mezzo litro di latte, controllare se qualcuno ci sta guardando e girare il cuscino dall'altra parte;
... mettere lo smalto rosso fuoco su una mano sola, non trovare il tempo di metterlo anche sull'altra e rimanere in questo stato per giorni;
... scuotere un neonato chiedendogli disperate "Cosa diavolo vuoi? Dimmi cosa vuoi, la mamma ti dà tutto quello che vuoi ma devi spiegarti!!!";
... cambiare in soli 58 minuti il pannolino del proprio bambino dopo averlo lavato, impomatato e profumato, osservarlo soddisfatte, sentire uno scoppiettante PRUUUUOOOOOT e ricominciare tutto da capo...
Ho le lacrime agli occhi per il ridere... direi che mi riconosco in (quasi) tutto! E' bello sapere di non essere l'unica che chiede al pargolo "cosa diavolo vuoi, spiegati!" o che è arrivata al livello "ti cambio solo quando la puzza diventa insopportabile"!
RispondiEliminaHehehe sono questi i commenti che non mi fanno sentire troppo madredegenere. Grazie!
EliminaTu Simona ci rappresenti tutte! E fai troppo ridere x come racconti il tutto!
RispondiEliminaFondiamo un club per sole mammedegeneri?
EliminaChe ridere!E mi riconosco in alcune cose.E bello sapere che non siamo le sole a pensarla in un determinato modo ma che in realtà siamo in tante :-)
RispondiEliminaTutto verooooooo!! Io lo smalto rosso sono riuscita a darmelo a tutte e due le mani solo l'altra sera dopo DIECI e dico DIECI mesi solo perchè ero a cena dalla suocera e finalmente mi ero ricordata di portarlo...oioia....forza madri degenere, siamo le meglio!!
RispondiEliminaSimona sei troppo forte... dai dai scrivi un libro io sarei la prima in assoluto a comprarlo certo dopo marito, nonna p e nonno dentista.. questo è chiaro... ahahahhaha un bacione
RispondiEliminaAurelia
^__^
RispondiElimina