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lunedì 23 gennaio 2012

Lettino Ikea, fatto. Un pomeriggio tra brugole e compensato

Un sabato pomeriggio che profuma di compensato svedese. Un criptico libretto di istruzioni. Una montagna di cartone da buttare. Un gatto curioso. Un pancione tiratissimo. Una marea di contrazioni e di attacchi di singhiozzo. Una cameretta che piano piano prende forma. Un marito che litiga con la brugola.

L'Ikea ci ha regalato l'ennesimo pomeriggio invernale dedicato al montaggio di uno dei suoi economici mobili in betulla. Stavolta è toccato a Gulliver, il lettino per bebè da 90 euro e rotti che, se tutto va bene, dovrebbe durare un paio d'anni. Sempre che la Gnoma, una volta nata, non sia violenta e scatenata come ora (magari la forza di gravità le darà una regolata).

E anche questa è fatta. Certo, non abbiamo né il materasso né le lenzuola, né la copertina, né i paracolpi, né il cuscino, né... Ok, il semplice scheletro del lettino, così com'è, non ci serve a un emerito... niente. Però fa tanto cameretta, e poi a Gatta piace: l'obeso felino ci si è già fiondato dentro con gran soddisfazione.

Tanto la Bimba non comincerà a dormirci dentro prima di qualche mese. Ha la sua bellissima culla del trio Inglesina con porta-gatto integrato. Che tra l'altro, pur essendo un regalo dei nonni, ci sta costando un botto considerando che abbiamo scoperto che materassino e kit per l'auto non erano compresi.

La nostra sembra sempre più la casa di un famiglia. Calzini rosa, pupazzetti, detergenti per neonati, termometri auricolari, confezioni di pannolini e tanti altri piccoli oggetti le cui funzioni ci sono ancora ignote popolano ogni angolo di quello che, fino a qualche settimana fa, era un tipico appartamento da coppia dalle pareti color Puffo. La Gnoma si sta già impossessando dei nostri spazi, dei nostri pensieri, della nostra vita (oltre che del mio povero corpicino sfinito). È sempre più presente, sempre più ingombrante, sempre più reale. E noi... Non ci si dorme la notte.

Beh, immagino che non mi resti molto da fare se non attendere e... accettare la mia nuova vita. Che poi magari mi piacerà anche... Ci sarà un motivo che spinge la gente a far figli no? C'è addirittura chi ne fa più di uno!

Comunque voglio cominciare a informarmi su un questione che, da quando un enorme mangia-pannolini occupa metà del mio adorato bagno, mi sta molto a cuore: a che età se ne vanno di casa i figli? Così, per sapere.

3 commenti:

  1. Sempre troppo presto e sempre troppo tardi...
    Nonna P

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  2. Simo, adoro il tuo istinto materno in progress!!comunque puoi sempre mandare i tuoi figli fuori di casa mandandoli un anno all'estero con la scusa che loro saranno cittadini del mondo. Tu invece ti beerai alle terme pensando di essere una brava madre (con la pelle morbidissima)
    Vaule

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  3. Ahahaahah, una chicca i tuoi resoconti, Simo!
    Dai che manca pochissimissimissimo!! Resisti, pensa che partorirai anche nel mese giusto (inteso come nono mese, non come febbraio... ;oP)
    Bacioneone
    Sere

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