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venerdì 28 marzo 2014

Voglio trovare un senso a questa vita, anche se questa vita un senso non ce l'ha

Ogni tanto mi trasformo nella versione femminile di Vasco (una vasca, insomma) e mi sorprendo a biascicare domande senza risposta sul senso della vita, come da titolo.

Tipo quando passo tutta la mattinata a lavorare, mangio velocemente qualcosa, mi rimetto a lavorare ma stavolta con una gnoma tornata sclerata dall'asilo che si avvinghia al mio braccio e mi fa scrivere cose come ctraaaaaaaaaaaa in articoli serissimi sulla correlazione tra vaccino trivalente e autismo o sull'importanza della posizione delle keywords in un tag title.

martedì 25 marzo 2014

Masha e l'Orso finalmente in italiano: grazie Rai Yoyo!


- Mashaaaaaaaaaa!
ha urlato la gnoma distratta da uno spot su Rai Yoyo. Incuriosita da cotanto entusiasmo l'ho raggiunta e mi sono immediatamente unita all'esultanza gnomica
- MASHAAAAAAAAAA!!!

No, non siamo pazze. Siamo fan di Masha e l'Orso, meraviglioso cartone animato russo scovato chissà come su Youtube da Nonno M insieme alla gnoma. Protagonisti di questa serie di capolavori la piccola e bastardissima Masha, una bambinetta di circa 3 anni che assomiglia in tutto e per tutto alla gnoma. Casinista, cattivella, furba, iperattiva e malefica e nonostante tutto.... assolutamente adorabile. Per dire: quando piange Masha tiene sempre un occhio aperto per spiare la reazione del suo avversario. Il suo avversario è di solito un meraviglioso orso amante della pace e della cultura.

Ebbene Masha è arrivata anche su Rai Yoyo. In italiano. Non che la piccoletta faccia sti grandi discorsi, ma già la gnoma fa fatica ad abbandonare la lingua emmica e ad abbracciare il mio amatissimo italiano, se poi le si propongono solo cartoni in russo la piccina mi si confonde.

Eccovi un piccolo assaggio:

venerdì 21 marzo 2014

Giornata mondiale della Sindrome di Down: il video che fa piangere anche me

Quando aspettavo Emma mi è stato proposto di fare un test che mi avrebbe dato un'idea - da approfondire eventualmente con ulteriori esami ben più invasivi - sulle possibilità che avrebbe avuto il/la mio/a bambin* (ancora non conoscevo il sesso dell'esserino che portavo in grembo) di essere affetto/a dalla Sindrome di Down et similia. 
Non ho fatto quel test. Ufficialmente non ho fatto in tempo a prenotarlo. In realtà... In reatà ero terrorizzata. Terrorizzata dall'idea di essere messa davanti alla decisione più difficile della mia vita. Anche perché nel caso mia figlia/o fosse stata affetta da questa specifica sindrome, dubito che avrei preso una qualsiasi decisione. L'avrei accettata, e non so se le persone che ho intorno avrebbero fatto lo stesso. Avrei dovuto lottare per tenerla, lottare per non aver paura, lottare per arrivare al parto serena. Certo, avrei dovuto lottare anche contro me stessa: ma ero sicura che una volta preso tra le braccia quel fagottino mi sarei comunque innamorata follemente. 
Beh questo video di risposta a una mamma in dolce attesa di un bimbo speciale mi ha commosso come non mai, e voglio condividerlo con voi. Preparate i fazzoletti perché ne serviranno almeno un paio. 




Articolo sponsorizzato

mercoledì 19 marzo 2014

Ci sono gli estremi per un divorzio lampo?

Sono nel suo lettino ormai da mezzora, almeno. Le ho cantato "Nella vecchia fattoria" fino allo sfinimento (a dire il vero fino a quando mi sono accorta che attribuivo il verso muuuuuu alla pecora) e lei è più sveglia di me.

- dai Emma fai le nanne così domani ti svegli, facciamo colazione...
- totti tottiiiiiiiiii
- Sì amore, mangiamo i biscotti ma DOMANI, dopo le nanne
- no totti?
- no amore. Ora fai le nanne, domani ti alzi, facciamo col... ehm... ci vestiamo e andiamo all'asilo!
- no bimbi noooooooooooo
- nonononono niente asilo, niente bimbi, domani vacanza BASTA CHE DORMI ti prego cucciolo...
- mmm..... ia ia oh?
- no Emma basta con sta vecchia fattoria ti prego... ti canto un'altra cosa?
- mao
- la canzone della mano?
- scì!
- ok..... father finger father finger where are you... here I am, here I am...
- ...hau du iu duuuuu!
- brava amore ora fai le nanne
- nonno, nonno!
- ok.... nonno finger nonno finger where are you... here I am, here I am...
- ...hau du iu duuuuu!
- bravissima.... ora ssssst.... nanne....
- nonna nonna!
- eccheppalle... nonna finger nonna finger where are you... here I am, here I am...
- ...hau du iu duuuuu!
- bravissima Emma... ora.... yawn.... facciam... ehm fai le nanne dai amore....
- ia ia oh?
- NO, BASTA CANZONI!
- fuffa!
- sì, uffa... dai, fai le nannine... 

La gnoma chiude gli occhi, sono salva, sta andando. Aspetto un paio di minuti. La sento russare. Andata! Sposto lentamente la mano che lei tiene salda nella sua. Due occhi spalancati mi inchiodano.

- NO, E' MIA! MIA, MAO, MIA!
- sìsìsìsì amore è tua la mano, te la lascio, torna a fare le nanne....

Malfidata, la gnoma trascina la mia mano e mezzo braccio verso di sé e per sicurezza ci sale sopra con tutto il corpo, incastrandomi l'arto tra il pancino e il materasso. Attendo paziente che si riaddormenti. Gli 11kg gnomici sul mio braccio cominciano a farmelo formicolare. Provo a farlo scivolare verso di me, ma la morsa si stringe. È sveglia anche mentre dorme la ragazza. Dannazione. Devo aspettare di più.

Passano altri 10, forse 20 minuti. Meno male che c'è My Sky perché ormai The Walking Dead sarà finito. Lei russa, la morsa sembra essersi allentata. Provo a tirare il braccio verso di me. Scorre. SCORRE! Procedo all'estrazione con una lentezza esasperante. Un movimento, uno sbuffo. Cazzo si sta svegliando! Mi immobilizzo.

Attendo paziente. Dopo una quantità di tempo incalcolabile succede qualcosa: la gnoma si gira. Approfitto della ghiotta occasione e sfilo rapidamente il braccio. Ce l'ho fatta! Prima che possa sgusciare fuori dal letto però un braccino morbidoso si avvinghia attorno al mio collo come quello di un wrestler. Cazzo.

Passano altri 10 minuti. Ormai la serata è andata ma posso ancora godermi una mazzoretta di vita child-free prima di andare a letto, se mi sbrigo. Afferro il suo polsino e lo alzo lentamente, sgusciando via dal suo abbraccio. Appoggio il braccino accanto a lei e, stavolta, prendo coraggio e mi metto seduta. Ottimo, sono a buon punto!

Alzarsi dal letto è la parte più difficile ma ormai sono allenata e riesco a mettermi in piedi senza che il materasso sballonzoli troppo. Ce l'ho fatta, sono fuori! Ora devo solo andare verso la porta e uscire da questa dannata cameretta.

Mi preparo a percorrere quei 2 metri con movenze ninja, consapevole che


Ho già percorso un metro, e tutto va bene. La gnoma sembra andata. Va tutto bene, manca solo un metro alla libertà, manca solo un metro. Ho passato tutta la giornata a lavorare, ho smesso giusto per cenare e poi mi sono ri-fiondata sul computer per finire entro le 21.30, mettere la gnoma a letto e godermi almeno un paio d'ore lontana da PC e bambini. Ok, sono le 23.45 e il piano è ormai andato ma non importa. Ce l'ho fatta, alla fine ce l'ho fatt....

Un rumore improvviso, la porta della cameretta che si spalanca, la luce accesa del corridoio che inonda la camera ferendomi gli occhi, una grossa ombra si staglia sulla soglia.

- SECONDO ME È INUTILE, OGGI NON HA PROPRIO SONNO

urla lui, Marito, come se non ci fosse un domani. 

Qualche buon avvocato potrebbe gentilmente illuminarmi sulla domanda posta nel titolo?


martedì 4 marzo 2014

Conversazioni da #ufficioincasa


Se un malintenzionato mi rubasse il computer (cioè l'ufficio) e superasse indenne l'anatema che gli scaglierei dall'alto della mia portasfigaggine (agli scout mi avevano totemizzato "Delfino Gufante"), durante la sua ricerca di qualcosa di valore da tenere prima di formattare il Macbook e rivenderlo su eBay potrebbe imbattersi in una chattata Skype come quella dell'immagine che apre questo post.
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