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lunedì 30 novembre 2015

Trovatemi un Babbo Natale ADESSO!

Ieri pomeriggio ho preparato insieme a Emma la letterina per Babbo Natale. L'abbiamo decorata, colorata e riempita di stelline adesive dorate. Avevo letto che in un paesino nella provincia di Bergamo ci sarebbero stati i classici Mercatini di Natale. Oltre alle solite bancarelle (nelle quali, lo ammetto, non ho MAI comprato niente in 33 anni di vita) il programma dell'evento prevedeva anche una casetta con tanto di Babbo Natale a cui consegnare le letterine.

E così dopo pranzo abbiamo caricato una gnoma semi addormentata in macchina e siamo partiti alla volta di Zanica. Durante il viaggio, mi sono voltata per controllare se Emma si fosse addormentata. E invece lei se ne stava lì, guardando fuori dal finestrino la terza corsia della A4 con aria sognante. Stringeva forte al petto la sua letterina.

- Quanto manca mamma?
- Manca poco Emma tranquilla dai...
- Mamma ma abbiamo scritto della farfalla, nella letterina?
- Sì Emma, ho scritto tutto.
- Ma non c'è la busta, non possiamo dare a Babbo Natale una lettera senza busta!
- Ma no Emma tranquilla, anche le altre letterine verranno consegnate così...
- Ma quanto manca?
- Siamo quasi arrivati....
- Mammina?
- Sì.......
- Posso abbracciare Babbo Natale?
- Davvero vuoi abbracciarlo?! Ma amore certo che puoi!
- E posso anche dargli un bacino secondo te?
- Ma certo amore!
- E adesso quanto manca?

Quando si è finalmente zittita l'ho osservata ancora un po', e mi si è stretto il cuore. Perché lei non è una da abbracci e baci agli estranei (a meno che non siano pupazzi giganti di Peppa Pig o dei Paw Patrol) e perché nei suoi occhi riuscivo a scorgere la magia del Natale e la magia dell'infanzia.

Una volta arrivati, Marito si è quasi parcheggiato su una quercia pur di farle smettere di urlare "FERMATI QUI PAPÀ, FERMATI! VA BENE QUI, DOBBIAMO ANDARE! Babbo Natale ci sta aspettando DAIIIIII". Abbiamo percorso un intrico di bancarelle ignorandole tutte e cercando con gli occhi Babbo Natale. Lei aveva le manine congelate, ma quella letterina non la mollava nemmeno morta. Dopo un po', per la disperazione ho cominciato a fare una cosa che detesto: chiedere.

- Mi scusi sa dov'è la casa di Babbo Natale?
- In Lapponia signora...
- Divertente. No intendo qui. Ho letto su internet che dovrebbe esserci un Babbo Natale che ritira le letterine dei bambini...
- Boh, sono uno degli organizzatori ma non mi risulta...

Ho cominciato a sudare freddo. Guardandomi intorno potevo scegliere solo tra due hostess con cappuccio rosso che distribuivano volantini di uno studio dentistico e un Babbo Natale 'mbriaco con gli occhiali e senza barba che vendeva non so cosa. Ho optato per quest'ultimo (perché va bene tutto ma le tette non avrei saputo come spiegarle a Emma).

- Guarda Emma è lì Babbo Natale! Dagli la tua letterina dai!
- Mamma ma che dici? Quello è solo un signore vestito da Babbo Natale...

Alla fine ci abbiamo rinunciato. Ho convinto Emma a consegnarmi la letterina e le ho promesso che avremmo cercato Babbo Natale in lungo e in largo nei prossimi giorni e che lo avremmo scovato, quel vecchio bastardo, dovunque si trovasse. Emma non ha detto niente, non si è lamentata e non ha pianto, ma la delusione nell'aria si poteva tagliare con un coltello.

Quindi chiedo a voi: per favore trovatemi un Babbo Natale ADESSO e consegnatemelo! Ma uno passabile eh? Deve essere over 60, deve avere la barba bianca e un indice di massa corporea superiore a 30. Meglio se lo trovate sobrio ma anche se si è fatto un grappino non importa. Se me lo fate recapitare direttamente a casa meglio ancora. Grazie!

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