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venerdì 30 gennaio 2015

Non si prendono in giro i bambini, madredegenere!

Ore 21.00.

- Vi prego mammina e papino non andate viaaaaa...
- Ma Emma stasera dormi qui coi nonni, ti piace dormire dai nonni!
- No voio venile con voi.... Non andate viaaaa...
- Ma noi.... noi... ecco, noi stiamo andando a fare la doccia! Se vuoi puoi venire anche tu... Vuoi venire con noi o rimanere dai nonni?
- Mmmmh va bene sto dai nonni...
- Bravadivertitibuonanotteamoreciao!

Ore 5 del mattino.
Una gnoma mezza addormentata si intrufola nella camera dei nonni.

- Nonni? Ma la mammina e il papino hanno finito la doccia?!


giovedì 22 gennaio 2015

La sua prima metafora

I bambini non spaccano solo le balle: a volte riescono a spezzarti anche il cuore.
Ora che la gnoma finalmente parla un discreto italiano, poi, non è raro che se ne esca con domande o affermazioni in grado di colpirmi, abbattermi. Asfaltarmi. CRACK.

Come stamattina.

Ogni mercoledì accompagno la Gnoma all'asilo sapendo che la rivedrò soltanto la mattina dopo perché per una serie di impegni fissi della sottoscritta e di Marito, il pomeriggio vanno a prenderla i nonni che se la spupazzano fino al giorno dopo. Pur di vederla anche solo 10 minuti, il giovedì mattina vado a prenderla a casa dei nonni e la accompagno io all'asilo.

mercoledì 14 gennaio 2015

Imbruttimento è

In questo periodo sono sola. No, non sfoderate matita e rossetto belle mie: Marito è ancora sposato con me. Solo che da qualche settimana lavora fuori casa e io sto provando l'ebrezza dell'home working... alone. Se prima era lui a preparare per tutti la colazione, a portare Emma all'asilo, a cucinare a pranzo e ad andare a riprendere la gnoma all'asilo, ora tutti questi compiti spettano a me.

E così mi ritrovo a portare in ritardo la bimba all'asilo, a mangiare in piedi spizzicando cibo direttamente dal frigo, a fare lavatrici solo per far passare una pausa pranzo triste e solitaria, a riempire la scrivania di tazze sporche di tè e caffè, a farmi maschere effetto peeling mentre scrivo articoli e a ricordarmi solo grazie a un'apposita sveglia di andare a riprendere mia figlia. Dire che sono disorganizzata è un eufemismo.

Per dire.

lunedì 12 gennaio 2015

Una runner in più: cose che avrei voluto sapere prima di cominciare

Ok, oggi mi sento un pochino più runner del solito. Dopo un tristissimo esordio, due mesi fa, con una prima disastrosa corsetta da 800 metri scarsi a rischio infarto, ieri pomeriggio ho finalmente percorso i miei primi 10km tutti-d'un-fiato. Ok, ci ho messo un'ora e 6 minuti, un tempo non esattamente da runner ma per una come me si tratta di un traguardo inimmaginabile. Il prossimo step sarà eliminare quei 6 minuti, ma facciamo un passo alla volta (ecco magari un passo più veloce).

venerdì 9 gennaio 2015

Conversazioni. Finalmente!

Aspettavo da tempo questo momento.

Sì i neonati son bellini, hanno la fronte morbida, vuoi mettere? Però diciamolo, rompono.

Poracci, non è nemmeno colpa loro. Giustamente hanno dei bisogni, all'inizio sono solo bisogni primari (ho fame, ho sete, ho sonno, ho mal di pancia) poi diventano sempre più complessi e articolati (ho voglia di compagnia, voglio risentire quella canzone appena passata alla radio, ho freddo alla caviglia destra, non è fame è voglia di qualcosa di buono, ecc.) e quel che è peggio è che non sono in grado di spiegarci a voce cosa vogliono. Perché non sanno parlare. E questo è frustrante, lo sa bene chi viaggia in paesi stranieri. E se i turisti gesticolano, i neonati piangono, perché è l'unico modo che hanno di esprimersi.

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