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venerdì 6 maggio 2016

Regali che una madredegenere non vuole ricevere per la Festa della Mamma

È il venerdì prima della Festa della Mamma. Il che per una madredegenere amante del decluttering è una pessima notizia: oggi è il giorno in cui riceverò il classico "lavoretto" dell'asilo, quell'accozzaglia di materiali di recupero messa insieme frettolosamente da una maestra e scarabocchiata svogliatamente con un pennarello da mia figlia.

Io li odio. Li odio perché non sono regali spontanei. Li odio perché quelle frasi e quelle poesie, Emma il più delle volte non sa nemmeno cosa significhino. Li odio perché a casa nostra si fa la differenziata, e prima di buttarli devo letteralmente smembrarli dividendo la carta riciclabile da quella impiastricciata di colla che deve per forza andare nel secco, i pezzettoni di pasta cruda colorati per l'umido e quel diavolo di polistirolo che non si sa mai dove buttare. Ci metto più tempo io a distruggerli che Emma (anzi, la maestra) a farli.

È pura apparenza, puro consumismo, puro spreco. Si è capito che li detesto? Ecco.

Cosa vorrei al posto del classico lavoretto per la Festa della Mamma? Un assegno non sarebbe malaccio.

No scherzo. Sono tanti, in realtà, i regali che Emma mi fa quotidianamente e che mi riempiono il cuore più di qualsiasi lavoretto dell'asilo.

  • Io ed Emma litighiamo forte, ma lei mi perdona sempre. E a volte, giuro, sono davvero imperdonabile.
  • Emma pensa che sia bellissima, e me lo dice.
  • Posso regalarle di tutto, ma il sorriso che sfodera quando le rispondo "Ok" ai suoi "Mamma ora puoi giocare con me?" è impagabile, impagabile.
  • Emma è forse l'unica persona che mi ascolta veramente. È vero, spesso fa finta di non sentire - sinceramente credo di ripetere "Emma mettiti le scarpe" almeno una trentina di volte prima che si riesca a uscire di casa - ma quando parliamo faccia a faccia, cuore a cuore, è seria e attenta, e non dimentica MAI quello che le dico.
  • Emma è anche l'unica persona a credermi ciecamente. Un giorno si accorgerà che spesso tradisco la sua fiducia raccontandole balle colossali, ma capirà anche che lo faccio per il suo bene, per la sua sicurezza e, a volte, per renderle l'infanzia un po' più magica.
  • Emma comincia tutte le sue frasi con "Mamma". Lei non dice direttamente le cose. Prima richiama la mia attenzione e poi parla. È una roba che a volte mi fa imbestialire, vero, ma anche questo è un regalo, e potrò godermelo per così poco...
  • Emma si lascia sbaciucchiare e mordicchiare anche quando vorrebbe fare dell'altro. E se mi vede un po' giù si scopre il braccino e mi dice "Dai mamma.... se vuoi puoi mangiarmi viva".
E potrei andare avanti all'infinito. Emma non è una bambina straordinaria. È una bambina normalissima ma è la MIA bambina, e le emozioni che da 4 anni riesce a provocarmi ogni giorno sono il regalo più grande che la vita potesse farmi. 

Ok, scusate la parentesi da mamma sdolcinata. Ora sfodero la madredegenere che è in me e vado a buttare il disegno-obrobrio che mi ha portato ieri, prima che torni dall'asilo con la sua ultima opera d'arte.

P.S. alla fine mi è arrivato questo. Buono dai, domenica ritirano la carta 😈


2 commenti:

  1. Credimi anche le maestre li odiano i lavoretti...e preferirebbero un assegno! :-)
    sara

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    Risposte
    1. E allora chi è quel buontempone che si inventa che sono obbligatori?! :-(

      Elimina

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