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martedì 30 aprile 2013

Di pessime abitudini e linguaggi alternativi

"Brutta, bruttissima abitudine" ci dice, basito, chi assiste al rituale della pappa a cui la Gnoma ci ha obbligato. Il perfido infante, come la maggior parte dei suoi simili, dopo qualche cucchiaiata di pappa inevitabilmente si annoia e comincia a scalpitare. E niente. Io e Marito abbiamo semplicemente scoperto che se le mettiamo davanti un iPhone con il video della sigla di Un Medico in Famiglia la Gnoma se ne resta lì seduta buona buona e con la bocca aperta. E così... ecco, ne abbiamo approfittato. 

Lo so, non si fa, si comincia così e poi si finisce con una bambina che mangia solo davanti alla televisione (o a un iPhone). Ma l'alternativa è nutrirla di 5 cucchiaiate di pappa al giorno, e la gnoma è già nel decimo percentile, non vorrei "crescere" una lillipuziana.


Ogni tanto ci proviamo a non sfoderare l'iPhone, giuro. Cerchiamo di distrarla e intrattenerla in altri modi, le facciamo l'aeroplanino, le facciamo tenere un giochino, a volte mi abbasso addirittura a cantarle io stessa quella stramaledetta siglia (che poi... non so se l'avete mai sentita... riuscite a immaginare quanto possa sentirmi cretina?). Lei per un po' ci casca, si lascia distrarre, accenna un sorriso, manda giù bocconi di pasta al ragù come se non mangiasse da giorni. Poi si accorge che c'è qualcosa che manca. E fa il gesto.

Già perché la gnoma in questo periodo si è accorta dell'efficacia del linguaggio non verbale. Papino e quell'altra infatti sembrano non comprendere le sue parole, anche quando cerca di scandirle, anche quando aumenta il volume. Niente, la risposta è sempre la stessa: "Cosa c'è Emma? Cosa cerchi di dirmi amore?". Son de coccio. E allora lei fa il gesto.

Per esempio la manina aperta che oscilla (per intenderci, il gesto che si usa normalmente per esprimere il concetto di "così così") per la gnoma ha un significato preciso: "Musica". Il concetto di base è quello, poi a seconda dell'insistenza, dell'inclinazione della mano e dell'occhiataccia annessa, lo stesso gesto può anche significare "Voglio che tu, ora, canti e balli per me" o "voglio vedere un video sull'iPhone" o "Avete visto? Cantano e ballano anche in tv!", ecc ecc.

Ieri per esempio, durante il pranzo, quando la stramaledetta sigla di Un Medico in Famiglia è finita, la Gnoma è stata chiarissima: ha aggrottato la fronte, ha fatto il gesto "musica" con la mano e ha indicato col ditino l'iPhone. A che serve parlare?

P.S. Di seguito il video che accorpa tutte le sigle di tutte le edizioni di Un Medico in Famiglia che dura esattamente come un pasto completo della gnoma, frutta e dolce compresi. Il tizio che l'ha caricato grazie a noi ha fatto record di click e dopo qualche settimana ha addirittura inserito uno spot iniziale per guadagnarci su qualcosa. Ci deve molto, e noi dobbiamo molto a lui.

2 commenti:

  1. Tranquilla, non si chiamano "pessime abitudini", sono "tecniche di sopravvivenza". Un abbraccio.

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