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martedì 7 gennaio 2014

Sicuramente più materna di me

Emma e Lila
Emma è sempre stata un maschiaccio. Capello corto, vestiti perennemente luridi, utilizzo della forza bruta per ottenere quello che vuole, caratteraccio, voce alta, bullismo a livelli denunciabili, ecc. ecc.

Eppure... eppure ultimamente qualcosa è cambiato. Emma pare essere femmina. Molto femmina. La piccina si diletta a trattare i suoi peluche (a volte considerevolmente più grossi di lei) come bambini, con una dolcezza e un amore materno che davvero non so da dove arrivino.


L'orsacchiotta Lila, la barbie Bimbo, il cavallo a dondolo Clop Clop, il cane morto Bau (all'Ikea lo vendono in versione già investita da un camion) e la gigantesca Minnie hanno a che fare con una mamma attenta, dolce ma decisa, che non gliene lascia passare una. Pappa, nanna, caaari, cacca: i figli di Emma hanno giornata piene e intense. Certo, la gnoma non è proprio capace di fare tutto da sola, e ogni tanto viene a chiedermi aiuto.

cane morto Ikea
E così può capitare che durante una cena con amici compaia in sala trascinandosi dietro un pupazzo più grande di lei, me lo sbatta sulle gambe e mi chieda "Minnie tatta?". E capita che io debba verificare se tra le mutande del pupazzone sia comparsa della cacca immaginaria. E capita che nonostante il mio responso negativo la gnoma se ne torni poco dopo con un pannolino dei suoi e mi chieda di metterlo a Minnie, che non si sa mai.

L'orsacchiotta Lila poi è specializzata nel far incazzare la sua mini-mamma. Evidentemente l'orsa non ne vuole proprio sapere di imparare le basi della lingua emmica, e puntualmente non capisce/segue gli ordini della gnoma che, furiosa, prima la minaccia col ditino ("Lila... NO!") e poi la scaglia dall'altra parte della stanza (giuro, questo non l'ha imparato da noi).

La barbie, detta Bimbo, è la più difficile da vestire. Lei non si accontenta di una copertina avvolta o di un fazzoletto a mo di maglione. No, lei ha la sua linea di vestiti da zoccola. Tra questi, spiccano minuscoli sandaletti sbarluccicanti di dubbio gusto con tanto di zeppa difficilissimi da infilare. E allora capita che la gnoma mi porti con sé in cameretta e che mi chieda di infilare quei due obbrobri a Bimbo. E capita che dopo esserci riuscita io venga costretta a toglierglieli immediatamente per cambiarli con un paio di stivalazzi zeppati d'oro che manco Cher. E capita che subito dopo la gnoma si renda conto che in fondo i sandali le stavano molto meglio. Eccetera eccetera.

Minnie e Clop Clop stremati dopo una giornata con la gnoma
E insomma. Quando la sorprendo a cullare amorevolmente uno dei suoi bimbi tra le braccia sussurrandogli "sssst nanne...." rimango a rimirarla estasiata, chiedendomi da chi diavolo abbia preso cotanto amore materno. Forse dal papino.

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