Qualche anno fa scovai in un cassetto la versione anni '80 del blog di mia madre: un libretto scritto a mano dove appuntava tutti i miei progressi. Ricordo che oltre alle note sui primi dentini e sulle mie dimensioni, Nonna P. si divertiva ad appuntarsi le mie prime paroline. E niente, dai, ci provo anch'io.
La Gnoma, 12 mesi, per il momento ha un vocabolario piuttosto limitato e difficilmente decifrabile, ma da bravi genitori io e Marito la capiamo benissimo. In pratica siamo noi che stiamo imparando la sua lingua, e non viceversa. Comunque. Ecco l'attuale vocabolario Emmico:
Mamma = mamma
MAMMA! = mamma, cazzo!
BAAAA! (spuntando all'improvviso da un nascondiglio) = Cucu...BAAA/Bubu... settete!
Papà/dada = papà
DADA! = papà, cazzo!
Bau = gatto, cane, nonni e vari esseri viventi che suscitano il suo interesse/stupore
Bauaaaa (battendo le manine) = bravaaaa
I versi non riesco a riprodurli. Comunque il suo preferito è una specie di urlo gutturale con tanto di (due) dentini in mostra e bocca distorta in un ringhio feroce che sfodera quando noi osiamo (non sia mai) dirle "No". Direi che si potrebbe tradurre con un "COME OSATE?!", per essere fini.
Ok per il momento direi che è tutto.
La mia Illa ha la stessa età...ed un vocabolario simile..
RispondiEliminain più ha UTO= caduto, ma più spesso lanciato
:-)
Hahaha UTO è bellissimo! Emma lo sostituisce con uno sguardo stupito verso il basso seguito da un sorriso a 2 denti di soddisfazione.
EliminaAh, quindi è normale avere solo due dentini a questa età??? Anche la mia ha solo due denti e devo sempre giustificarmi con chi mi dice:"ma come, non le fai mangiare un bel piatto di pasta?"
RispondiEliminaComunque, questo vocabolario gnomesco è stupendo!:-)
Che sia normale o meno non lo so. Emma ha solo i due dentini sotto ma le stanno spuntando adesso due palettoni enormi sopra. Hanno già rotto le gengive, devono solo scendere. Sembrerà un coniglietto tra pochi giorni, sono davvero enormi! hahahaha
Eliminaquando il vocabolario si arricchisce, storpiano le parole e parlano di sè in terza persona, è semplicemente fantastico. Marta, che a carnevale era vestita da "ciocchinella", stamattina era davanti alla finestra che diceva: "mamma, quanta vene..."
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