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giovedì 5 settembre 2013

Diario di una gnoma: giorno di prigionia n°573

Io, papino e quella alle terme

Per colpa vostra, quella (la tizia che sta con papino) mi ha beccato. Ero riuscita a passarla liscia quando, a poche ore dalla pubblicazione del mio post, qualcuno si è complimentato con quella per il nuovo stile del suo blog. E dato che quella sapeva benissimo di non aver scritto una mazza nelle ultime settimane... io sono finita nei guai. Ovviamente il portatile ora è stato messo su uno scaffale molto in alto (saranno almeno almeno 80 cm da terra) e io non posso più accedervi. Dannazione, avevo appena superato il livello 147 di Candy Crush e trovato il profilo Facebook del mio fidanzato sloveno...

Ecco, appunto, il fidanzato sloveno. Volevo parlarvi proprio di lui e della mia vacanza nel suo splendido paese. Ora sono dai nonni che per mia fortuna mi credono una specie di santa e non si sognano nemmeno di chiudere a chiave lo studio e mettere una password al computer. Babbi. 

Dicevo, la Slovenia. Dopo la vacanza al mare con la famiglia di papino, i miei mi hanno trascinata in un paese straniero che per me tanto straniero non è dato che ci sono stata già una primissima volta due estati fa, quando ancora mi divertivo a saltellare sulla vescica di quella e le provavo tutte per sconfiggerla dall'interno, e l'anno scorso, quando i miei mi hanno portata, piccolissima, a Kranjska Gora.

Peccato che nell'albergo in cui stavamo non c'erano né nonni né sabbia né piadine né gelati né bambini rimbambiti a cui fregare giochi né cugine né cortili in cui scorrazzare a piedi nudi come piace a me. La cosa non mi è andata giù e ho fatto in modo che i miei ne fossero al corrente. In 10 giorni, sono riuscita a far venire a entrambi un esaurimento nervoso. E' stato fantastico, giuro. Bambini, venite qui intorno a me e ascoltate bene come si fa:

  • Non mangiate. MAI. Soprattutto se i vostri genitori hanno fatto una fatica immane per procurarvi del cibo sano. Se poi quest'ultimo è anche costato parecchio funziona ancora meglio. Se vi viene fame, perché a un certo punto vi verrà, cominciate a dare di matto davanti a un baracchino di gelati o a un MacDonald's, ne trovate uno in ogni città. Più gente c'è meglio è: quei due, per la vergogna, vi zittiranno nel giro di dueminutidue infilandovi in bocca un cono gigante o una manciata di patatine.
  • Cercate di sporcare di gelato e patatine ogni parte del vostro abbigliamento. Inutile macchiare solo il vestitino, probabilmente quella ne avrà uno di ricambio in borsa. Se non siete pratici, vi consiglio di immergere semplicemente una mano nel cibo e aiutarvi con quella. Non trascurate i capelli e, soprattutto, il passeggino. Lavare un passeggino in albergo può rivelarsi un vero incubo per i vostri genitori.
  • Un giorno, illudete i vostri genitori di essere diventati dei bambini normali. A tavola, a colazione, mangiate tanto, tantissimo. Poi, una volta in auto, ficcatevi due dita in gola (lo so, è spiacevole ma necessario) e vomitate anche l'anima. Cercate di dirigere il getto, oltre che su voi stessi e il seggiolino auto (ricordate, quella non è dotata di lavatrice in albergo!), anche sui sedili dell'auto e sui tappetini. Tenete l'ultimo conato per quando quella accorrerà in vostro aiuto e vi prenderà in braccio.
  • Non dormite. MAI.
  • Se vi portano alle terme, solitamente un luogo elegante e pieno di vecchi, urlate come non avete mai fatto prima per qualsiasi cosa: quando siete tristi, quando siete arrabbiati e sì, anche quando siete felici. L'importante è che esprimiate ogni vostra emozione con un numero di decibel adeguato a far voltare almeno il 75% dei presenti. 
  • Non permettete mai, per nessun motivo, che in piscina vi infilino nelle braccia quei cosi gonfi e colorati che indossano i bambini normali.
  • Se vi fanno una foto non ridete. MAI.
  • Se i vostri genitori impiegano 4 ore a trovare una connessione, collegarsi a Skype e spiegare ai nonni in Italia come fare lo stesso, una volta che saranno riusciti a fare la video-chiamata guardate la web-cam con aria assente e non parlate. MAI.
  • Continuate a darvi botte in testa finché non vi fanno vedere Peppa Pig da un cellulare. Scegliete il video da 82 minuti che si trova su Youtube, quello con tutta la seconda stagione, e guardatevelo almeno 3 volte di seguito.
Di solito questo basta. Dopo qualche giorno i vostri genitori dovrebbero prendere seriamente in considerazione l'opzione nonni per la vacanza successiva. Io sono riuscita nell'intento in 4 giorni e 2 ore. Ma si sa, io sono un'esperta, non potete pretendere di arrivare ai miei livelli così in fretta.

Comunque, dicevo, il fidanzato Sloveno. Una sera, a una festa di paese dedicata a un gruppo di pompieri (visto il numero di caserme per paesino credo che l'80% degli sloveni faccia il pompiere di mestiere, il 10% faccia parte della Pro Loco che organizza feste in suo onore e il restante 10% faccia il piromane) ho incontrato lui. Un po' più anziano di me ma alto, bello e biondo, mi ha conquistato al volo. Sotto lo sguardo incredulo di papino, ho lasciato che mi prendesse la mano e mi facesse volteggiare sulla pista.



Inutile dire che è stato meraviglioso ma, come tutte le cose belle, è durato poco. A un certo punto è arrivata tutta trafelata quella che con la lacrimuccia (che pena) si è messa a farmi un video rompendo l'incanto. Pur di non farle girare quel dannato video, ho dovuto mio malgrado rompere col tipo. 

Comunque come da piano originario la vacanza è stata un incubo per i miei che, tra l'altro, avevano già prenotato e pagato per una crociera sul Mediterraneo, prevista per la settimana successiva. Portarli a dire "forse dovremmo lasciarla con gli altri nonni al mare..." è stata dura ma ce l'ho fatta. Non ricordo quale sia stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso... forse l'ultima di vomito o forse quella scenata in quel posto tanto elegante o forse la figura di merda fatta da quella quando li ho costretti a portarsi la cena in camera. Io so solo che ha funzionato e che la settimana dopo mentre i miei sboccavano sui ponti di una nave da crociera io venivo viziata dai nonni (genitori di quella che, per fortuna, non le somigliano per niente) sulle spiagge della Toscana. Una pacchia.

Nonna P. mi sta cercando, devo scappare. Stavolta per favore non siate stupidi e non andate a complimentarvi con quella per il nuovo post sul blog. Quando la vedete fate finta di niente, grazie.

1 commento:

  1. Ciao Gnoma, scappa finchè sei in tempo perché pare che quella ti voglia mandare al nido e sottrarti così alle cure di nonna P.

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