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venerdì 20 gennaio 2012

Epidurale: come, quando, perché? La visita con l'anestesista

"Hai allergie?" mi chiede annoiata l'anestesista dell'ospedale. "Non che io sappia" rispondo io. "Bene, firma il consenso. Puoi andare". Questo, in sostanza, il colloquio per ottenere l'analgesia peridurale durante il parto. Se lo salti, quando sarai in travaglio potrai anche tirar giù tutti i santi del Paradiso ma nessuno acconsentirà a farti l'epidurale perché verrai considerata (come recita il foglio che mi hanno consegnato) "incapace di intendere e di volere".

Come avrete capito, oggi ho fatto la famosa visita anestesiologica, obbligatoria se ci si vuole tenere aperta una porta verso la salvezza durante il travaglio. Un colloquio e la prescrizione di alcuni esami (che tanto dovevo già fare), niente di più. 10 minuti in cui una dottoressa spiega alle gestanti quelle quattro cose da sapere prima di sottoporsi a questo tipo di anestesia locale, e cioè:

  • anche se hai fatto la visita e hai firmato il famoso foglio, una volta in travaglio nessuno ti obbligherà a farti fare l'anestesia, potrai comunque ricorrere a un parto del tutto naturale (ma va? pensavo che mi avrebbero legato al letto e infilato il catetere nella schiena contro la mia volontà!);
  • l'ago utilizzato per inserire il famoso catetere tra le vertebre ha dimensioni tali da far arrossire Rocco Siffredi (vedi famosa scena del parto di Nine Months, in cui il ginecologo -Robin Williams- e il futuro papà -Hugh Grant- svengono alla vista del siringone) ma prima di inserirtelo ti fanno una piccola anestesia locale. Che comunque consiste nell'inserimento di un ago nella schiena...
  • l'epidurale è garantita sì 24 ore su 24, ma non puoi certo pretenderla se partorisci by night considerando che gli anestesisti di turno in tutto l'ospedale saranno due e che una partoriente viene ovviamente dopo tutti gli interventi d'urgenza, unghie incarnite comprese;
  • nelle ore successive al parto potrebbe comparire una dolorosa cefalea da posizione (in pratica un forte mal di testa che viene solo quando ci si mette in posizione verticale);
  • non è detto che l'epidurale faccia effetto: esistono rari casi in cui l'anestesista non riesce a posizionare il catetere nella schiena della paziente o la posizione del bambino nella pancia impedisca la corretta circolazione dell'anestetico. Il che mi ha fatto pensare a quando il mio Papà-dentista mi ha tolto una carie facendomi l'anestesia locale e, dopo aver sofferto atroci dolori (che cercavo di nascondere, dicendomi 'Se mi lamento anche sotto anestesia sono proprio una cagasotto...') ho scoperto che l'anestetico aveva fatto una bella deviazione finendo tutto nella lingua, dove non serviva a niente se non a farmi parlare come Muccino;
  • l'epidurale non viene fatta subito, all'arrivo in ospedale. Bisogna attendere di avere una dilatazione di almeno 3 o 4 centimetri. Le tue tue 5 o 6 ore di contrazioni dolorose non te le toglie nessuno;
  • l'anestesia non ha alcun effetto sul bambino;
  • durante la fase espulsiva, e cioè la più temuta e dolorosa di tutto il travaglio (per intenderci, quella in cui UNA TESTA deve passare da lì, distruggendo tutte le barriere che incontra) l'anestesista ti priva all'improvviso del rassicurante flusso anestetico per farti provare fino in fondo cosa significa "partorire con dolore" (d'altra parte il San Raffaele è pur sempre un ospedale fondato da un religioso).

Insomma, il consiglio che ormai dà la maggior parte degli ospedali italiani è di tenersi aperta una porta, di darsi la possibilità di ottenere, se la si desidera, qualche ora di sollievo durante la fase centrale del travaglio. Il parto indolore non esiste e, probabilmente, non esisterà mai. Inutile sperare in un miracolo e attendere i 45 anni per avere un figlio pensando che magari, un giorno, partorire sarà meno straziante.

Io ho deciso di riservarmi la possibilità di ottenere la mia maledetta puntura nella schiena. Trovo quantomeno assurde le teorie pro-parto naturale. Anche perché di solito vengono sostenute da donne che al primo mal di testa si impasticcano di Aulin, che quando vanno dal dentista si fanno fare l'anestesia (perché? una volta era un evento naturale anche l'estrazione di un dente, e la si faceva senza tante storie con l'aiuto di una pinza e un po' di ghiaccio, no?!), e che dopo due ore di doglie COMUNQUE invocano piangendo l'epidurale (che ovviamente non ottengono). 

E a chi mi dice "Ma dai, quello del parto è un dolore che si dimentica subito!" io risponderei con una proposta. E se io ora ti tagliassi il mignolo della mano sinistra con un trinciapollo e dopo avertelo ricucito e disinfettato, ti iniettassi una bella sostanza che ti farà dimenticare l'intero episodio, te lo faresti fare? 

8 commenti:

  1. Ho scoperto oggi il tuo blog e lo adoro già :)
    Oggi è l'ennesima pessima giornata di nausee, ma nonostante questo mi hai tirato su di morale... Grazie!!!

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  2. Cracker e 4 risate leggendo il mio blog sono un'ottima soluzione contro la nausea! ;-)

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  3. ciao Simona, scusami, a che settimana eri quando hai fatto la visita anestesiologica?? non ci sto capendo più niente perché la ginecologa mi ha detto solo di prenotare ma non in che periodo farla...in rete trovo notizie che mi confondono perché molte ragazze dicono di averla fatta tipo alla 36°...ma in quel periodo non si fa la visita di gravidanza a termine, quella in cui ti controllano tutti gli esami fatti 1 mese prima della dpp e ti aprono la cartella clinica??? e poi, non è troppo tardi cmq, considerando che c'è chi si trova a partorire al 7° mese?? mi sento piuttosto cretina...ma se puoi rispondimi, per favore. grazie. m (panzetta di 20 settimane)

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  4. Ciao cara. Dunque il post è datato 20 gennaio e la gnoma è poi nata il 9 febbraio, ma teoricamente la mia DPP era prevista per il 20 febbraio, quindi la visita mi è stata fissata alla 36esima settimana esatta esatta. Me l'ha prescritta la ginecologa qualche tempo prima, ma quando ho chiamato in ospedale per fissarla me l'hanno data comunque in quella data, dopo avermi chiesto la mia DPP. Mi sa che è proprio una pratica comune. Anch'io ero terrorizzata perché temevo di partorire prima (considerando soprattutto che avevo il collo dell'utero accorciato da dicembre), ma purtroppo funziona così.
    P.S. come avrai forse letto dal post sul mio parto, alla fine l'epidurale è rimasta nei miei sogni perché non ho fatto in tempo a farla. Quindi ti lascio con un consiglio da mamma a mamma: NON AFFIDARTI alla vana speranza che l'epidurale possa salvarti. Se te la fanno bene, se non te la fanno partorirai benissimo lo stesso. Se ti affidi troppo all'idea, quando e se ti verrà negata cadrai in uno sconforto che non ti farà per niente bene. Fidati di me. Quando mi hanno detto "Signora è troppo tardi per l'epidurale farà senza" io sono corsa da mio marito e gli ho proposto di scappare. Per dirti come l'ho presa bene.... Quindi tu fai tutte le visite e gli esami del caso ma poi fa finta che l'epidurale non esista e abituati all'idea che potresti anche partorire senza. Poi se te la faranno meglio per te ;-)

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    1. grazie mille, sei stata gentilissima. purtroppo non ho letto altri tuoi post se non questo sull'epidurale, nel quale mi sono imbattuta mentre cercavo notizie in merito. io devo farla alla mangiagalli e sul sito dicono solo di "prenotare" dalla 24^ ma non quando fare la visita vera e propria e il bello è che...bisogna prenotare tramite il numero verde del CUP Lombardia...al quale ho telefonato nella speranza che avessero loro un memorandum su quando va fatta tale visita...non ti dico i personaggi che rispondono...non sanno niente, mi chiedevano anche l'impegnativa (che non ci vuole!). alla fine, visto che avevano una disponibilità ai primi di maggio (quando sarò a 29 sett.) ho prenotato per il momento, riservandomi eventualmente di disdire e riprenotare più in là! ps: anch'io chiederò a mio marito di scappare, ma a prescindere dall'epiduraleeeeeeeee!!! :-) augurami buona fortuna, insomma. farò senz'altro un salto fra gli altri tuoi post. buon resto del giorno. m.

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  5. Aqunti settimane si deve fare il colloquio per richiedere la epidurale io sono di 36 settimana e pul troppo sono a catania dico pul troppo perché al sud non si viene tratati come al nor ho una paura da pazzi partorire qua a santo banbino di catania per le boce che girano la mia prima gravidanza stata traumatica e dolorosa ho partorito a Genova ma dico traumatica da quanto lungo stato il travaglio e doloroso ora son passati 9 anni e qusta volta non vengo seguita come la prima ditemi quanti volte si devono andare a questi colloqui per epidurale..😣

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    1. Ciao, devi prendere appuntamento nell'ospedale in cui hai deciso di partorire. Chiama la segreteria e ti sapranno dire. Il colloquio è solo uno, dura una decina di minuti e in pratica ti illustrano soltanto quali solo le controindicazioni, è una cosa da nulla. Più che altro ti fanno firmare un foglio in cui dai il tuo consenso per l'epidurale, che ti servirà al momento del parto. Tutto qui, stai tranquilla!

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    2. Il colloquio per l'epidurale si fa a partire dalla 32^ settimana (o perlomeno in Veneto è così).

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